POMEZIA – Daniel Nuori, buttafuori di anni 20 originario di Pomezia, aveva conosciuto la giovane – all’epoca dei fatti 17enne – in una discoteca del Viterbese e, dopo averla contattata su Facebook ed essere usciti insieme, l’aveva attirata in trappola, sequestrandola e abusando di lei per giorni in un motel della zona.

Il giovane si era presentato anche a casa dei genitori della ragazza, facendo conoscenza con questi ultimi senza far trasparire quelle che erano le sue reali intenzioni: dopo averla raggirata e manipolata, infatti, il 20enne ha condotto la minore in un motel, dove per giorni l’avrebbe violentata, sequestrandola e abusando di lei.

Quando i genitori di lei hanno iniziato ad avere i primi sospetti, il giovane avrebbe addirittura minacciato anche loro, al pari di un’altra 20enne che, ascoltata durante le udienze, si è detta vittima dello stesso episodio con il giovane di Pomezia nello stesso “motel degli orrori”.

Nel corso della giornata di ieri Daniel Nuori eri è stato condannato a 16 anni di carcere e dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro, rapina e lesioni con l’aggravante della crudeltà. Lo scorso 20 settembre la pm, in concomitanza con la richiesta di revoca della misura del ricovero in Rems – dove era stato ricoverato in un primo momento in quanto seminfermo di mente, ma rimesso poco dopo in libertà dato che una ulteriore perizia lo aveva giudicato perfettamente capace di intendere e di volere –, ne ha chiesto la custodia cautelare in carcere, per il rischio di reiterazione del reato. Tuttavia, la richiesta non è stata accolta.

Il 20enne ha così ottenuto la libertà pochi giorni prima della sentenza di condanna di primo grado.


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