LATINA- Due straordinarie coincidenze: nella mattinata, la giornata della Memoria vissuta in una bella scuola, all’alba, la notizia di un’altra liberazione,dall’incubo Salvini anche lui (al suo livello) distruttore e malfattore della “umanità”(!). La ricorrenza della liberazione dei deportati da Auschwitz è stata ricordata presso la scuola Media “A.Volta” (teatro Ponchielli) alla presenza di S.E. il Prefetto di Latina R.Trio,del Sindaco,D.Coletta, della Dirig. del Liceo Musicale “A.Manzoni”, P. Di Veroli, delle autorità civili e di
un folto pubblico. Con una “rappresentazione” significativa e commovente nella forma e nei contenuti che non esiterei definire di vero teatro civile. Interpreti e autori gli alunni con i loro insegnanti (letterati e “musicisti”), gli uni attori straordinari nonché conduttori -maschio e femmina, disinvolti e padroni del microfono,perfetti- gli altri registi attenti e appropriati. I giovanissimi alunni si sono esibiti in parti corali molto belle,diretti egregiamente dall’insegnante, conferendo espressività e sentimento ai testi (anche in ebraico) tra i quali una poesia del Pascoli (Neve) d’indicibile commozione; con un finale appena sussurrato, a “bocca chiusa” (senza la musica), incantevole. Discreta ma efficace la presenza (adulta) in orchestra di un violino (donna) e un contrabbasso(uomo). Decisamente convincente gli alunni nella “recitazione” con assoluta consapevolezza. Intelligenti le soluzioni sceniche,incisive nella loro scarna essenzialità così nei movimenti-posizioni come nella interazione e corrispondenza dei filmati-diapositive con l’azione. Sobrietà e oculata documentazione sono state la cifra di un teatro di parola e di pensiero in cui la storia si fa teatro civile: un vero teatro. Personalmente mi sono sentito risarcito nel constatare che questa è una vera,bella scuola dove la creatività e la fantasia sono abilmente e nobilmente coltivate grazie ai docenti. Benemeriti nel trasmettere ai loro alunni il senso della Bellezza,con essa l’impagabile,prezioso valore del senso critico e storico delle cose e delle persone. Il valore della musica,del teatro e del cinema nella scuola,discipline portanti e non accessorie o d’evasione. L’esperienza degli alunni di questa scuola non risulterà certamente conclusa o esaurita nella sia pur particolare giornata da loro vissuta. Ho malinconicamente ripensato a giornate analoghe attivate nel “mio” liceo (Classico),al fruttuoso insegnamento che ne hanno derivato gli alunni e docenti di allora; all’insensata “smemorizzazione” (resettazione) di quanto creato. Lo spettacolo si è concluso con un altro bel pezzo di teatro offerto dagli alunni del Liceo Musicale “A.Manzoni”, una pièce dal taglio drammatico, coreograficamente e attorialmente ben ideata e concertata dai curatori e dagli stessi attori tra i quali ha spiccato il giovane soldato nazista con degli a solo che ben promettono per una sua eventuale carriera nel campo(teatrale!);con lui un’alunna “solista” (nel canto).Insomma, due scuole “di culto” e per la musica e per la cultura non solo scolastica,evviva! Nota a margine: il Liceo Musicale,ex Istituto Magistrale (da me diretto per sette anni,lo inaugurai con un recital di Milva!) ha saputo fare tesoro di quegli anni “artistici”! Impeccabile come sempre l’intervento (iniziale e conclusivo) del Prefetto Dott.ssa Rosa Trio che ha consegnato una targa ricordo a sette parenti dei deportati a Auschwitz. Belle e significative le parole da lei rivolte ai giovani scolari, il suo ringraziamento agli alunni del Liceo Artistico per il bel manifesto. (gmaul)


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