30 aprile 1993: Filippo Facci racconta le monetine al Raphael ,quella sera in cui morì la Politica.

163

LATINA- Filippo Facci, nel 1993, ha ventisei anni. Tangentopoli rovescia, oltre ai principali partiti di Governo, anche l'”Avanti”, il quotidiano socialista dove egli scriveva.

Aveva trovato una casa lì pur non sentendola sua, lui che di formazione è stato sempre vicino ai Radicali di Marco Pannella. Proprio per questo incomincia ad occuparsi di malagiustizia. Tangentopoli ne sarà piena zeppa: abuso della carcerazione preventiva, manette ai polsi degli innocenti, decine e decine di suicidi.

Giovedì 29 Aprile 1993 la Camera dei Deputati è chiamata ad esprimersi su numerose autorizzazioni a procedere nei riguardi di Bettino Craxi, ex Presidente del Consiglio ed ex Segretario del Psi. Parte delle richieste provengono dal Tribunale di Milano, dunque da Tonino Di Pietro ed altre da Roma. Si vota a scrutinio segreto. La Camera nega tutte le autorizzazioni a procedere provenienti da Milano. E’ un delirio. In Italia non c’è cittadina che non organizzi una manifestazione. La folla grida: “ladri”, “siete circondati”, “andate a casa”. C’è persino un signore, che attualmente insegna Antropologia all’università, che rimpiangerà di non aver fatto abbastanza. A Craxi andavano cavate le budella e trascinate fuori Palazzo Montecitorio, dirà il pacifico professore.  Il clima è pesante. I primi a scaricare Craxi, va sottolineato, sono i suoi. Claudio Martelli, considerato fino ad allora il delfino di Bettino, esclamerà che “occorre restituire l’onore ai socialisti”. Sarà condannato per la vicenda Enimont. Altissimo, Segretario liberale, indosserà la maschera dell’indignato. Condannato pure lui.

Giorgio La Malfa sostiene che il suo partito repubblicano è “il partito degli onesti”. Che te lo dico a fare, anche a lui i giudici non negheranno una condanna.

A Paolo Cirino Pomicino, andreottiano di ferro soprannominato “‘o Ministro” sequestreranno addirittura il motorino della figlia. I giudici sostennero fosse un provento di illeciti finanziamenti.

Cagliari, Gardini, Sergio Moroni, svariati ufficiali della Guardia di Finanza si toglieranno la vita per l’impossibilità di reggere l’urto della violenza mediatico-giudiziaria che veniva loro inflitta.

Filippo Facci ripercorre secondo per secondo le immagini, i titoli, gli umori di quelle ore terribili.

Il 30 aprile 1993, venerdì, Achille Occhetto convoca una manifestazione del Pds a Piazza Navona. L’obiettivo, a ridosso del voto libero e sovrano della Camera su Craxi, è lui, quello che Vittorio Feltri sulle pagine dell'”Indipendente” definì il “cinghialone”. Terminato il comizio del leader post comunista, alle 19.30, una folla si raduna a Largo Febo. Lì c’è il Raphael, la residenza romana di Bettino Craxi. I missini, che in realtà nel voto segreto avevano salvato Craxi, vengono in fretta e furia radunati da Teodoro Buontempo. Il quale cambia in tabaccheria dei soldi e distribuisce le monetine ai militanti. La scena che seguirà è il lancio squadristico di quelle monete ad un Craxi che entra in macchina diretto agli studi dell'”Istruttoria” di Giuliano Ferrara. Intonando Guantanamera quella marmaglia griderà :”Bettino voi pure queste, voi pure queste, Bettino voi pure queste”.  Tutti gli amici, i parenti, gli agenti addetti alla sua sicurezza lo implorarono di uscire dall’ingresso laterale. Lui li gelò con le parole e lo sguardo: “Io sono a casa mia. Esco dalla porta principale!”.

Dirà a Giuliano Ferrara, quella stessa sera, di avere provato sulla sua pelle cosa fosse lo squadrismo.

Giorgio Benvenuto, una vita nella Uil (il sindacato socialista) ora neo Segretario del Psi rilascerà una intervista a “Repubblica” il cui titolo sarà il seguente: “Mai più Craxi nelle liste socialiste”. Giuliano Amato, in tutto beneficiato da Bettino, da lui portato alla Presidenza del Consiglio disse ad un convegno che “per Craxi non c’è un futuro politico”.

Filippo Facci racconta gli opportunismi, le ipocrisie, le ingiustizie e, in definitiva, la morte del leader socialista. Formalmente avvenuta ad Hammamet nel gennaio del 2000, di fatto incominciata con quella scena barbara infame delle monetine davanti all’Hotel Raphael. Quel venerdì sarà il Getsemani di Craxi.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteLa Lunar Society, fondata nel XVIII secolo, esempio storico di “Terza cultura”, che ha dato grande impulso culturale all’Illuminismo inglese
Articolo successivoCoronavirus, scende la curva: è il dato più basso degli ultimi 7 mesi. Oggi a Latina ‘solo’ 31 casi e nel Lazio siamo a 635, ma in provincia spunta la variante indiana
Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.