La prima squadra di pallacanestro nel capoluogo pontino era composta da ragazze in gonnella, elegantissime, che disputarono nel 1936 una partita con l’Anagni. La Pallacanestro Littoria, dai colori sociali neroazzurri, era formata da ragazze provenienti dalla borghesia cittadina. Tra le animatrici le sorelle Vulpetti. Vinsero le nerazzurre, qualche maligno sostenne: <Le hanno favorite, sono la squadra cara al Duce>. La pallacanestro maschile a Latina nasce, invece, nei primi anni Quaranta. Uno dei principali protagonisti è stato Memmo Andreani, riunì alcuni amici e cominciò a tirare la palla nel canestro. Insieme a lui Guido Rangone, che sarà in futuro l’animo pulsante del basket pontino, Daddo Vinciguerra, Lollo Zanetti, Pino Garisto,Tonino Maccarone,Gianni Anastasia, Mario e Giorgio Fratini,Umberto Vulpetti.
Non era una squadra affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro e non partecipava ad alcun campionato. Si esibiva, a scopo propagandistico, nell’arena in terra battuta, della ex GIL di Piazza San Marco, cercando di attirare i giovani verso questo nuovo sport, disputava amiche voli con Formia, Scauri e qualche club capitolino. Nel capoluogo pontino si esibì anche Vittorio Gassman – nazionale universitario e cestista provetto -, fu inoltre disputata una gara internazionale con i francesi del Tolosa. Gassman giocava con la formazione capitolina della “Bruno Mussolini”, arrivata a disputare una finale con la Reyer Venezia per conquistare lo scudetto.
Giunsero poi sotto i canestri pontini Carlo Alberto Gavazzi, Vittorio Cavalcanti, i fratelli Giancarlo e Giulio Biondi, diventato nazionale azzurro giovanile, i fratelli Gianni e Rodolfo Anastasia, Italo Folino, Leopoldo Cicero, Alberto DI Guida, Alvaro ProiettI, Giuseppe Taranto , Luciano Populin, Alberto Baldas, Maurizio Ganelli, Pino Pansarella , Gianni Colosetti, Knakelz, Cheli ed Arduin.
Nel 1950 arrivò da Benevento Pino D’Alessandro, un ottimo giocatore che fu inserito immediatamente nel gruppo. Il campo di gioco divenne la bella arena del Circolo Cittadino, con fondo in mattonelle e due canestri su plinti di cemento armato. A Latina hanno allenato in quegli anni Cafiero Perrella, un personaggio molto conosciuto nel panorama cestistico italiano, poi Giancarlo Primo, diventato commissario tecnico della nazionale italiana ai tempi del boom.
I pontini disputarono un ottimo campionato di serie C, mancando l’accesso alla B dopo uno spareggio disputato a Roma con il Cus Napoli che ingaggiò immediatamente Gavazzi. L’anno precedente era stato Anastasia a cambiare casacca e giocare con la Lazio. La squadra poi prese il nome di Libertas Latina, grazie all’intervento economico di alcuni esponenti della Democrazia Cristiana locale.
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