LATINA ‐ È di poche ore fa la notizia del respingimento del Consiglio di Stato del ricorso presentato dall’ormai ex sindaco di Latina Damiano Coletta al fine di annullare la sentenza del TAR e il conseguente voto in 22 sezioni nel mese di settembre. Tuttavia, il lavoro degli avvocati potrebbe non essere finito qui: il centrodestra, infatti, starebbe valutando di presentare un ulteriore ricorso al Tar per impugnare i comizi elettorali indetti dal Prefetto di Latina, il quale non ha stabilito una data per il ballottaggio, al momento non previsto.

Uno scenario che non troverebbe d’accordo il centrodestra, il quale invece lo vorrebbe dato che quello andato in scena ad ottobre sarebbe viziato dalle irregolarità del primo turno individuate dal Tar e, dunque, da rifare.

Nella conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio, inoltre, Coletta ha sminuito il fenomeno della scheda ballerina, asserendo che il Consiglio di Stato avrebbe smentito queste ipotesi. Tuttavia, leggendo bene la sentenza, si evince come quest’ultimo non entri nel merito della sentenza del TAR, asserendo che già le altre irregolarità rilevate siano sufficienti a rimandare al voto le altre 22 sezioni, come riportato di seguito: “evidenziato che la seconda e ultima doglianza recata dall’appello principale e da quello incidentale è parimenti infondata, in quanto il riferimento al fenomeno della cosiddetta scheda ballerina – effettuato dal T.a.r. e contestato dagli appellanti nella sua effettiva sussistenza, che sarebbe stata erroneamente supposta in base indici non univoci e su basi probabilistiche – è, in ogni caso, un argomento ultroneo rispetto alle oggettive gravi illegittimità accertate, che di per sé sono idonee ad invalidare irrimediabilmente le operazioni elettorali e di conseguenza il loro esito, anche senza ipotizzare il doloso utilizzo su vasta scala del fraudolento meccanismo della scheda ballerina”.

Insomma, la partita per decidere il destino di Latina sembra ancora molto lunga.


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