APRILIA – Di nuovo ai livelli di qualche anno fa la situazione dell’ex Kyklos. Secondo i residenti che protestano per i miasmi che hanno causato malori e svenimenti, le istituzioni devono farsi carico del problema.

I residenti della zona al confine tra Aprilia, Le Ferriere e Nettuno da alcuni giorni lamentano questo drammatico ritorno al passato tra disagi e malori. La puzza è tornata ai livelli di qualche anno fa, da quando l’ex Kyklos venne addirittura chiusa perché sotto sequestro quando morirono due operai stroncati da esalazioni fatali. Ancora non chiari vari interrogativi: Cosa veniva trattato in quell’impianto? Cosa veniva immesso nell’aria? Quali sono i pericoli per i residenti?

Dubbi mai fugati e promesse disattese. Promesse votate al rispetto di leggi e norme. “Ricordiamo – aggiungono dall’ex presidio fisso – che il Comune si era anche fatto garante degli impegni dell’azienda che ha rilevato la struttura subito dopo la tragedia”.

«Sono giorni che va avanti – dicono altri residenti – questa sera poi la situazione è, se possibile, anche peggiorata. Continuiamo a presentare esposti e richieste di intervento. Ci sentiamo però soli. Qui non si è mai visto nessuno. Non sappiamo se vengono effettuati controlli, rilevazioni. Qualcuno aveva parlato di nasi elettronici.»

Il 26 novembre alle ore 10 in via Le Ferriere i residenti torneranno in strada dove hanno mantenuto per anni un presidio fisso di protesta per combattere per il diritto di respirare aria pulita, non accusare malori per la puzza che brucia la gola.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteDirezione Regionale PD : Alessio D’Amato è il candidato alla presidenza della Regione Lazio
Articolo successivoIL Mondo è in pericolo. E’ La prima volta di missili in territorio Nato. Esercito polacco in stato di allerta