Aspettando il 30 aprile. Coletta presidente della provincia, un terremoto per la politica pontina.

Gestione pubblica per acqua e rifiuti, politiche ambientali e sociali innovative, e mobilità sostenibile. Sono alcuni dei punti programmatici sui quali ha deciso di puntare Damiano Coletta per la sua candidatura a presidente della Provincia.Una serie di idee e impegni attraverso i quali sta cercando il sostegno di consiglieri comunali e sindaci, in giro per la provincia. Alla sua candidatura hanno aderito, per il momento, Latina Bene Comune e la sinistra interna del Partito democratico.
Riuscirà il nostro a scalare la montagna più alta? Ci sono 500 voti, alcuni però potrebbero essere molto ballerini. I franchi tiratori non mancheranno. Coletta a giugno farà un rimpasto in giunta.Forse cambierà tre assessori. Con un pezzo di PD dialoga e pare abbia promesso qualcosa al sottosegretario Sesa Amici, colei che ha criticato di più la direzione provinciale targata La Penna.
Se dovesse vincere in provincia, lunedì 30 cambieranno molte cose a sinistra.Ci sarà un rimescolamento.Un vero terremoto.
Se dovesse perdere e la vittoria andrà a Medici,sindaco di Pontinia, (per Giada Gervasi,sindaco di Sabaudia, le possibilità sono assai scarse)tutto rimarrebbe immobile e Coletta avrà più difficoltà, anche se a giugno il tagliando sarà comunque staccato, per aggiornare la macchina amministrativa.Entreranno tre elementi freschi per marciare con più speditezza.
La gente, comunque, è delusa.Si attendeva di più e non comprende che il sindaco,dopo la clamorosa vittoria,ha trovato intorno solo macerie,come dimostra la vicenda del teatro. Ora, a due anni circa dall’insediamento,c’è ancora tanto da fare e la popolazione vorrebbe più attivismo, più concretezza.Alcuni assessorati sono lenti per questo ci sarà il ricambio, per guardare avanticon più coraggio.Un rimpasto necessario.
Se lunedì Coletta dovesse spuntarla,anche per pochi voti, la musica cambierà e tanti dovranno fare i conti con il cardiologo.
Attendere per credere!