Biden Verso la Casa Bianca, Trump denuncia brogli. Proteste Anti-Trump a Boston, New York, Chicago

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Biden sembra oramai a un passo dalla Casa Bianca. Con la vittoria in Michigan e Wisconsin è a un soffio dalla conquista dei 270 grandi elettori necessari per guidare il paese. «E’ chiaro che vinceremo abbastanza stati per ottenere i 270 voti» ha affermato lo stesso Biden «ma non sono qui – ha aggiunto – per dichiarare che abbiamo vinto, ma solo per dirvi che quando il conteggio sarà finito riteniamo che saremo noi i vincitori». Donald Trump però non ci sta. E se la campagna elettorale del 2020 è stata una delle più tese e divisive della storia recente, il post-elezioni rischia di essere ancora peggiore, con la prospettiva di una battaglia legale infinita sul voto per posta e il conteggio delle schede, e un’incertezza che si teme possa sfociare anche in tensioni sociali e disordini.

La principale minaccia di Trump è il ricorso alla Corte Suprema, quella che lui stesso in quattro anni ha blindato con la nomina di tre giudici conservatori, plasmando una maggioranza di sei a tre che mette l’ala liberal dell’Alta Corte in netta minoranza. «Ci stanno rubando le elezioni, non lo permetteremo» ha attaccato il presidente, contestando il prosieguo dello scrutinio in Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Georgia, e proprio in Michigan e Wisconsin. E sollevando il sospetto di brogli e irregolarità


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