Celentano e Coletta, due medici a confronto in vista delle elezioni amministrative a Latina

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Due medici a confronto per la carica di sindaco a Latina: Matilde Celentano e Damiano Coletta, centrodestra contro polo progressista. Non parliamo di pronostici ma ci basta fotografare in poche righe due personaggi sicuramente diversi con poche cose in comune, eccetto la professione e una propensione ad aiutare i più deboli. Matilde è una brava fisiatra, Damiano un bravo cardiologo. Pari e patta. Le origini? Sono importanti, non vanno mai dimenticate. La Celentano vive da anni a Latina, è nata a Carbonia da genitori campani – papà – e abruzzesi, la mamma. Un bel mix che potrebbe giocare a suo favore: da una città di fondazione fascista – il centro minerario di Carbonia nel Sulcis-Iglesiente – a Latina. Arriva in un posto dove la Democrazia Cristiana ha governato a lungo, per poi lasciare spazio a Finestra, Zaccheo, Di Giorgi, Damiano Coletta. La mancanza negli ultimi anni di grandi opere di politica e di arte dimostra la poca propensione della classe politica e amministrativa del capoluogo pontino ad essere creativa, senza sentire il soffio di una più alta civiltà del lavoro, dell’umanesimo, dell’idealità, della fede in qualcosa che spezza un incantesimo. Coletta proviene da una famiglia originaria di Castelforte, un paese distrutto dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale, terra fertile per i politici, non so bene il perchè. I due candidati a sindaco sono espressione della media borghesia, quella che insieme alla classe operaia e contadina ha fatto decollare il Bel Paese con il boom economico e grandi sfide vinte nel mondo. Matilde e Damiano sono ambiziosi a modo loro, vogliono entrambi arrivare in alto. Un ex calciatore di successo è diventato sindaco come Tommasi a Verona, una dottoressa bene inserita in città ha raccolto sempre più voti, partendo da zero e battendosi per una politica senza scrupoli contro gente senza scrupoli. Coletta ha piantato le radici nell’associazionismo, partendo da Rinascita Civile e da una rassegna culturale di successo come “Lievito”. La Celentano – cattolica convinta – è una pasionaria della destra, non manca mai alle manifestazioni promosse da Fratelli d’Italia accanto alla leader Giorgia Meloni. Restiamo in attesa dei programmi elettorali e di fatti concreti. Per ora tanti auguri.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.