LATINA – Gianluca Di Cocco, esponente di Idea-Popolo e Libertà interviene sull’iter autorizzativo per la centrale Biogas a Montello che ha visto a suo dire colpevolmente assente il Comune di Latina.
“Grave – spiega Di Cocco – ciò che scaturisce dall’interrogazione posta dall’opposizione all’assessore all’ambiente di Latina con riferimento alla Biogas di Bainsizza/Montello.
Si è detto abbastanza e credo non dover aggiungere altro in termini politici al grosso errore fatto dall’assessore Lessio, se non il fatto grave, che un assessore fervido ambientalista ” permette una cosa del genere” o ha trattato e sta trattando una problematica del genere con una grossa superficialità come d’altronde sta facendo la stessa cosa tutta la maggioranza.
Quello che dobbiamo spiegare bene ai cittadini, è ciò che porterà questo grosso errore, danni peggiori degli attuali. Da subito colpisce di una centrale Biogas e che bisogna obbligatoriamente tener presente e mettere a preventivo, che una centrale a biogas con colture dedicate può ricorrere legalmente anche alla Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani). Una servitù, che colpisce nuovamente e lo fa in un territorio che ha dato, che sta dando e che a questo punto, darà anche nel futuro. In ogni caso è possibile affermare, che la centrale biogas rientra anche in una più generale prospettiva di riutilizzo di queste centrali per il trattamento di rifiuti. Infatti, la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (Forsu), il cui costo di smaltimento è già una prima fonte di redditività, è equiparata alle biomasse con decreto ministeriale, questo sta a significare che la discarica (presuppongo) invece di chiudere, andrà avanti nella sua lunga vita e questo è inammissibile. Enorme inquinamento derivante dalla combustione di una così elevata quantità di materiale, ma deve tener conto anche del traffico di camion necessario per il continuo rifornimento della biomassa da bruciare; e l’impossibilità di rispettare una clausola che troviamo sempre nei progetti di questi impianti “materiale reperito in zona”. Non è difficile capire come sia impossibile raggiungere tali quantità solo con le potature degli alberi o con il legname residuo del taglio consueto dei boschi in zona. Quindi il materiale da bruciare viene da forniture diverse, incluse importazioni di cippato a prezzo più economico, spesso proveniente dall’estero, anche da zone altamente inquinate. Tutte le biomasse bruciate liberano in atmosfera quantità enormi di sostanze molto inquinanti che per ricaduta vanno a inquinare l’ambiente e in particolare i terreni agricoli, oltre a formare altre unioni chimiche inquinanti che vanno a depositarsi anche nei polmoni di animali e umani. Il termine “bio” significa vita, credo che questo impianto di vita non ne dispensino affatto. Allo stato delle cose, capisco poi il nervosismo dell’Assessore nel vedersi isolato dalla sua stessa maggioranza, visto che non si è elevata nessuna difesa nei suoi riguardi, ma abbandonarsi a scaricare le colpe sugli uffici è cosa al quanto grave. Bainsizza, come Montello, hanno dato molto, anzi troppo, la situazione è sotto gli occhi di tutti, servitù che non hanno mai prodotto nulla in cambio negli anni e oggi la storia non cambia…. La discarica deve chiudere, senza se e senza ma ! A quel punto non vi sarà nessuno interesse a creare una qualsiasi centrale”.
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