Latina-Dal 9 settembre al Circolo Cittadino di Latina i concerti dal vivo del Festival Pontino di Musica.

Sarà Latina nel suo Circolo Cittadino “Sante Palumbo” (piazza del Popolo 2) ad accogliere la seconda parte del 56° Festival Pontino di Musica a partire dal 9 settembre, con cadenza settimanale per tutto il mese di settembre e ottobre. Un’edizione speciale, dettata dalla particolare situazione legata all’emergenza Covid, che mese per mese si sta riformulando riappropriandosi poco per volta delle sue specifiche caratteristiche: 

I giovani talenti, l’esperienza concertistica dei suoi docenti di fama internazionale, la valorizzazione dei luoghi del territorio pontino.

Il Presidente del Campus Internazionale di Musica, Elisa Cerocchi:“La passione per la musica, il desiderio di continuare ad organizzare concerti, il riscontro avuto con le dirette streaming e il sostegno di chi ci sta sempre vicino ci hanno aiutato a superare l’iniziale scoraggiamento. Nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti covid abbiamo già organizzato due concerti dal vivo, occasioni nelle quali abbiamo percepito il desiderio, da parte del pubblico, di ascoltare musica dal vivo. Dal 9 settembre, rimoduliamo la programmazione e la dedichiamo dunque esclusivamente a giovani emergenti con concerti dal vivo, uno alla settimana, presso il Circolo Cittadino di Latina”.

I concerti di settembre, tutti alle ore 19:00, si presentano come un approfondimento sulla scrittura musicale di alcuni strumenti – viola, violino, fagotto, fisarmonica – di cui saranno protagonisti giovani musicisti avviati verso una promettente carriera, alcuni di loro vincitori o finalisti del Premio Riccardo Cerocchi, istituto dal Campus Internazionale di Musica di Latina, o allievi dei Corsi di perfezionamento Sermoneta.

Classe 1990, Matteo Rocchi è la viola del Quartetto Guadagnini, fra le più importanti nuove formazioni da camera in Italia, già vincitrice del prestigioso Premio Abbiati della critica musicale italiana. Sarà a Latina il 9 settembre, accompagnato al pianoforte da Ludovica Vincenti, per un approfondimento sulla viola romantica, come quella di Robert Schumann e dei suoi Märchenbilder (Racconti fiabeschi), uno degli ultimi lavori cameristici del compositore tedesco, scritti nel 1851, una vera e propria sfida poiché si affida la melodia alla viola, strumento del tutto inusuale per l’epoca. Johannes Brahms compose la Sonata op. 120 n. 2 sul finire dell’Ottocento, nel 1894, ultima sua composizione da camera, ma rimane intrisa ancora di un romanticismo intimo e riflessivo. Influenze brahmsiane si trovano anche nel cantabile Intermezzo di Nino Rota, fra le poche pagine di musica ‘assoluta’ del celebre autore di musica per film, che lo dedicò a Piero Farulli, violista del mitico Quartetto Italiano. Completa il programma Romantisches Stück (Pezzo romantico) del compositore ceco Oskar Nedbal, violista di fine Ottocento, fondatore del celebre Bohemian String Quartet che nel suo pezzo recupera il tema della canzone popolare per bambini Ah, vous dirais-je, maman.

Mercoledì 16 settembre sarà la volta di Andrea Cellacchi, giovanissimo primo fagotto dell’Orchestra Nazionale della Rai, che sul palco sarà affiancato da un altro giovane e già affermato talento, il pianista Francesco Granata. Un programma senz’altro di raro ascolto, pensato per questo duo, in cui si alternerà la musica del francese Henri Dutilleux (Sarabande et Cortège), a quella dell’austro-ungherese Iván Erὄd, scomparso nel 2019, con la Sonata “Milanese”. In programma anche Astor Piazzolla, con Le Grand Tango arrangiato per fagotto e pianoforte, la Sonatine del polacco Alexandre Tansman e il Divertimento su temi della “Lucia di Lammermoor” di Donizetti di Antonio Torriani che chiude il concerto.

Ivos Margoni violino e Giulia Loperfido pianoforte sono un duo romano giovane, formatosi nel 2017, che vanta già una importante carriera concertistica; a Margoni fra l’altro è andato il Premio Nazionale delle Arti, ex Premio Abbado, quale miglior violinista iscritto in un Conservatorio italiano. Già ospite del Festival Pontino nelle edizioni passate, martedì 22 settembre il duo sarà al Circolo Cittadino di Latina per un programma che attinge dal grande repertorio cameristico per violino e pianoforte. Il concerto si apre con la Sonata per violino e pianoforte op. 12 n. 2 di Beethoven, dedicata ad Antonio Salieri che fu suo maestro di composizione. Di richiamo mozartiano, nella Sonata vige un costante gioco di voci tra i due strumenti, con contrasti dinamici e giochi armonici, che sorpresero gli ascoltatori dell’epoca. Fa parte dell’ultimo periodo creativo di Robert Schumann la Sonata n. 1 in la minore op. 105, composta in pochi giorni, dal 12 al 16 settembre 1851, di cui Clara, moglie e interprete prediletta della musica dell’autore tedesco, se ne sentì letteralmente «incantata e commossa» sin dalla prima lettura. Il programma si chiude con la ricca inventiva melodica che distingue la Sonata n. 3 in do minore op. 45 di Edvard Grieg.

L’ultimo appuntamento di settembre, mercoledì 30, sarà con i due fisarmonicisti Riccardo Pugliese e Carlo Sampaolesi che si alterneranno nell’esecuzione di trascrizioni e brani originali per approfondire l’affascinante timbro del loro strumento e le sue potenzialità tecniche. Il concerto si apre con la trascrizione della Suite francese n. 5 BWV 816 di Bach e prosegue con la compositrice contemporanea finlandese Jukka Tiensuu di cui si ascolterà la trascrizione di Fantango, originariamente per pianoforte. È invece scritto per fisarmonica da concerto Trittico di Alessandro Solbiati, autore che vede nella fisarmonica “uno strumento dalle possibilità uniche, enormi e in buona parte compositivamente non ancora utilizzate”. E per accordion è pensato anche Devoted to Stravinsky di Volodymyr Runchak, fisarmonicista e compositore ucraino contemporaneo. Il programma si completa con gli arrangiamenti per fisarmonica di due Sonate di Domenico Scarlatti.

Il Festival si è aperto il 18 luglio con i concerti in diretta streaming su facebook di alcuni docenti dei Corsi di perfezionamento – Giovanni Gnocchi, Mario Caroli, Andrea Lucchesini, quest’ultimo avrebbe dovuto tenere nel 2020 la sua prima masterclass a Sermoneta – e del giovane pianista Daniele Fasani premio Riccardo Cerocchi 2019. I concerti, che si sono tenuti in alcuni dei luoghi simbolo del Festival (Castello Caetani di Sermoneta e Giardino di Ninfa) hanno ottenuto migliaia di visualizzazioni dall’Italia e dall’estero, avvicinando al Festival un nuovo e interessato pubblico. Il Festival è poi proseguito fra fine luglio e i primi di agosto con due concerti dal vivo, entrambi da tutto esaurito, al Circolo Cittadino di Latina con altri giovani musicisti emergenti, il pianista Filippo Tenisci e l’originale Quartetto Cellacchi.


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Sono nata a Roma il 29 ottobre del 1981, vivo a Sermoneta dove gestisco una piccola impresa nel borgo medievale. Nella mia cittadina, che amo e vivo con entusiasmo, mi interesso di politica e attività sociali. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione, sono molto attiva nel volontariato. Dalle pagine di News-24.it spero di raccontarvi con entusiasmo e passione la mia splendida Sermoneta: un borgo incantato, dove è possibile fare un viaggio nel tempo e nella natura...