Insieme a Sabaudia, contraria all’installazione di un impianto di stoccaggio rifiuti presso la Plasmon sulla Pontina, perché troppo vicino ad un’area delicata come quella del Parco Nazionale del Circeo, anche Fondi pone il veto ad analoga iniziativa da intraprendere nella zona industriale di via Pantanello adducendo motivi non solo di natura tecnica, tutti riassunti nella nota stampa emanata nella giornata di oggi.

“Per completezza d’informazione, si chiarisce che, al vaglio dei primi cittadini pontini, non c’è una discarica, come riportato da diversi organi di informazione, bensì un sito di trattamento meccanico-biologico della frazione inerte non suscettibile di riutilizzo dalla lavorazione del rifiuto urbano indifferenziato.
Anche se l’impianto in questione, come ripetutamente emerso durante i lavori, non sarà impattante per i territori interessati dal punto di vista ambientale, secondo la proposta in oggetto dovrebbe essere realizzato in un’area che presenta una serie di fattori escludenti-condizionanti, già evidenziati nella stessa relazione tecnica della Provincia di Latina.

In base alla cartografia presentata nel succitato documento, l’area industriale individuata, peraltro non di proprietà del Comune ma privata, presenta vincoli e destinazioni d’uso del suolo incompatibili, ai sensi del vigente Piano Rifiuti Provinciale e Regionale, con la presenza dell’impianto.

La relazione, non elaborata dagli uffici del Comune di Fondi bensì dagli stessi tecnici dell’Ente che ha avanzato la proposta, individua peraltro altri siti nel sud pontino privi di fattori escludenti-condizionanti

Una seconda motivazione, meramente tecnica, riguarda anche i dati sulla produzione del secco residuo relativamente al triennio 2017-2019 secondo i quali Fondi vanta il dato tra i più bassi della provincia di Latina: 74 kg annui di secco residuo pro capite.

Il Comune di Fondi, che risulta tra i più virtuosi dell’intero territorio pontino, si ritroverebbe quindi ad accogliere gli inerti di città che si sono impegnate meno, o per nulla, sul fronte della riduzione dei rifiuti, ospitando un impianto di stoccaggio in un’area, si ribadisce ancora una volta, ritenuta inidonea dallo stesso ente proponente.

Alla luce di tali considerazioni non risulta coerente la proposta avanzata dal presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, all’assemblea dei sindaci. L’area individuata, come illustrato nella stessa relazione redatta dal Settore Ecologia e Tutela del Territorio della Provincia di Latina, appare oggettivamente non idonea e sicuramente meno adeguata rispetto ad altri siti compresi nel medesimo studio che individua altre aree prive di fattori escludenti/condizionanti.

A tali motivazioni tecniche si aggiungono, in seconda battuta, anche riflessioni di natura logistica: l’area di via Pantanello risulta infatti impreparata per accogliere il traffico che un impianto di simili proporzioni andrebbe a generare.

Non mancano, infine, motivazioni politiche”.


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