Formazione per Consiglieri e Assessori, ci pensino i partiti o i movimenti: la proposta della Zuliani

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LATINA – Sulla scuola di formazione per Consiglieri E Assessori Comunali interviene anche l’esponente del Pd, Nicoletta Zuliani.
“Un corso comunale per consiglieri e assessori?
I partiti avevano le scuole dove venivavo preparati e formati politici e amministratori. Non era – e non è – compito del sindaco formare amministratori. Chi veniva eletto e saliva sulla “nave per farla navigare” doveva sapere cosa andava a fare, e doveva saperlo fare bene, o in lista non ci veniva messo.

Lentamente i requisiti politici sono diventati meno importanti, anzi, meno politico sei e più idoneo risulti come candidato.

Oggi, in diverse città italiane, ci si ritrova con tanta brava gente che però non sa dove mettere le mani.
E per compensare, a Latina, è venuta l’idea di organizzare corsi per i consiglieri inesperti.

Apprezzo l’umiltà e il riconoscere un limite che lo studio e un po’ di tempo possono superare, ma credo che a colmare la lacuna della competenza non debba essere la collettività: ci deve pensare il movimento/partito che li ha candidati e fatti eleggere.
Il Comune, invece, deve pensare a TUTTI i cittadini.

Al posto della scuola per i consiglieri e assessori neofiti della politica, ho proposto in commissione una Scuola Civica di Partecipazione.
Una Scuola Civica per TUTTI i cittadini, per crescere nella conoscenza della struttura articolata della “macchina amministrativa”, degli organi di governo e Istituzionali, nella conoscenza dei diritti dei cittadini e delle modalità civiche di partecipazione alla vita del proprio comune; nella conoscenza delle buone prassi di altri comuni virtuosi e nella conoscenza dei diversi livelli di ordini di governo territoriale ecc…
Per TUTTI i cittadini: per i giovani che vogliono conoscere e iniziare ad impegnarsi in questo campo e per gli adulti, per gli anziani, per gli “italiani acquisiti”, per tutti. Una scuola civica, apartitica, istituzionale, libera.
Perché il Comune deve saper avere lo sguardo aperto su tutta la propria cittadinanza e deve porsi come obiettivo la crescita della comunità intera, senza privilegiare una parte o l’altra.

Una Scuola Civica di Partecipazione promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale, in quanto più alta rappresentanza della città che contiene al suo interno la presenza di tutte le sensibilità, è secondo me la risposta più corretta alla sete di conoscenza di una comunità che vuole crescere in partecipazione.
Di una comunità nella sua interezza.

Per i consiglieri più inesperti che sentono il bisogno di studiare, una scuola serale organizzata dal proprio partito/movimento mi sembra la soluzione più corretta”.


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