I piccoli comuni destinati a scomparire.

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Assergi

Da tempo si parla di ridurre il numero dei Comuni Italiani attraverso l’accorpamento di quelli più piccoli in forme di associazionismo in modo che si possa ottenere non solo l’ottimizzazione dei servizi che i comuni erogano, ma talvolta anche il loro ampliamento. La provincia di Latina è da sempre interessata al problema.
C’è una proposta di legge (DDL n. 3420 del 16/01/2016) avente per oggetto la “soppressione dei Comuni sotto i 5000 abitanti” al vaglio del competente Ministero dei Trasporti e Infrastrutture.
Auspicabile una divisione territoriale nei Consorzi tra Enti ai quali si affidano importanti compiti nella erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese. Ci riferiamo a riscossione dei tributi, raccolta differenziata dei rifiuti anagrafe, scuola e trasporti, polizia urbana, tutela della salute e urbanistica, scuola e istruzione. L’iniziativa – ferma al palo – ha preso le mosse da precedenti decisioni assunte dai Governi Berlusconi e Monti, ma mai compiute, e si inquadra nel più ampio contesto della riduzione e riconversione della spesa pubblica (spending review) avviata dal governo di centro-sinistra.
In Italia sono presenti 8057 Comuni di cui 5640 hanno meno di 5.000 abitanti. In provincia di Latina su 33 Comuni 14 sono sotto quella soglia. Si pensi che in provincia di Frosinone su 91 Comuni ben 57 sono sotto i 5.000 e il 60% di questi non supera i 1.000 abitanti. Questa manovra non va considerata solo per il risparmio indotto, anche se 5640 sindaci, 5640 segretari comunali, 13.000 assessori e 58.000 consiglieri in meno rappresentano un costo non indifferente. Con la costituzione delle Città e delle Aree Metropolitane e il conseguente ridimensionamento delle Regioni, il concetto stesso di territorio comunale viene oggettivamente ridimensionato.
Quindi, unitamente al risparmio, si creano nuove opportunità di integrazione di servizi, meno burocrazia e – se possibile – meno assenteismo e orari più agibili all’utenza.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.