Il basket guarda al futuro, previsto un nuovo campionato di sviluppo per inserire i giovani

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La Lega Nazionale Pallacanestro lavora all’ipotesi di ridisegnare a medio termine la piramide dei campionati nazionali, passando nuovamente da 2 a 3 tornei nazionali dilettantistici al di sotto della serie A con il varo di un vero e proprio campionato di sviluppo riservato alla crescita degli Under 23. L’idea allo studio, ventilata già in occasione del Consiglio Federale del 2 dicembre nel quale Gianni Petrucci aveva chiesto alle leghe delle proposte per una riforma organica del quadro dei campionati nazionali, verte sulla necessità di creare uno spazio di crescita per i giovani in uscita dall’attività giovanile.
L’idea, gradita al nuovo responsabile Nazionale del CNA Ettore Messina, sarebbe quella di stabilire l’obbligo di 6 Under 23 nell’attuale serie B che diventerebbe però il terzo campionato nazionale. Il quadro allo studio sarebbe quello di snellire la serie A2, passando dalle attuali 28 squadre (27 quest’anno col mancato ripescaggio dopo la non ammissione di Caserta) a quota 24, e creare un campionato intermedio a 32 squadre (ma senza stranieri) dietro il primo torneo dilettantistico che assorba le società più organizzate ed ambiziose – sul piano economico e logistico – dell’attuale serie B.
Il quarto livello a 48 squadre, assorbendo sarebbe invece riservato allo sviluppo dei giovani, vincolando la normativa alla cancellazione della regola degli Under obbligatori in A2 per canalizzare gli atleti più interessanti in uscita dalle giovanili d’Eccellenza verso questo torneo-laboratorio. In tal modo diventerebbe una categoria attrattiva anche per eventuali club satelliti delle società professionistiche come avviene già in Spagna dove sono numerose le squadre militanti nella Liga Acb a schierare una seconda squadra nei vari livelli della Leb (Oro, Plata e la vecchia Bronze, ora cancellata con il quarto campionato EBA a livello regionale dove gioca l’azzurro Matteo Spagnolo col Real Madrid II). Con l’A2 a 24 squadre, la nuova categoria (ipotizzando una sorta di serie B1 come nei primi anni 2000) a 32 e la B-laboratorio a 48 squadre, il numero di società coinvolte nei tornei LNP salirebbe dalle attuali 91 a 104.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.