MILANO – Il Coronavirus è arrivato anche in Italia, altri due casi in Lombardia dopo il 38enne di Codogno: tra i contagiati anche la moglie. Accertamenti su medici e pazienti dell’ospedale lombardo. Oltre al 38enne di Codogno, altre due persone avrebbero contratto il Coronavirus in Lombardia: si tratta della moglie del 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno e di una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38/enne. E’ quanto apprende l’ANSA. Inoltre è stato accompagnato all’ospedale Sacco in isolamento” il collega rientrato dalla Cina con cui ha cenato a inizio febbraio l’italiano positivo al Coronavirus ricoverato all’ospedale di Codogno, nel lodigiano. Lo ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera ai microfoni di Rainews.

CORONAVIRUS:LODI; ACCERTAMENTI SU MEDICI E PAZIENTI OSPEDALE
“Sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell’ospedale di Codogno (Lodi) dove si è presentato un paziente poi riscontrato positivo al coronavirus. Abbiamo tutti i tamponi già pronti”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Giulio Gallera, raggiunto telefonicamente da Rainews. Il pronto soccorso era già stato chiuso a scopo precauzionale. “I reparti interessati dagli accertamenti sono anche la terapia intensiva e la medicina interna – ha aggiunto Gallera – mentre gli altri funzionano normalmente”.

“Abbiamo già ricostruito sia i contatti dei medici, degli infermieri, dei familiari più stretti a cui abbiamo già fatto i tamponi. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori”: così ha spiegato l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera a RaiNews parlando dell’uomo positivo al Coronavirus ricoverato a Codogno, nel lodigiano. “La macchina quindi si è mossa con rapidità” ha aggiunto l’assessore.

“Oggi – ha aggiunto Gallera – siamo sul suo posto di lavoro” per fare “i tamponi a tutti i suoi colleghi”. “Siamo stati molto reattivi” ha concluso.


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