Il soffio del vento: i nonni

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Devo lasciare un biglietto a mio nipote: la richiesta di perdono per non avergli lasciato un mondo migliore di quello che é.              Andrea Zanzotto

         I nonni paterni e materni sono entrambi i genitori del padre e della madre e indicano la relazione di parentela soprattutto con i nipoti. I nonni e le nonne sono uomini e donne di età avanzata e di lunga esperienza a cui sono dovuti rispetto, ossequio e affetto. Il termine, come appellativo, esprime riverenza amorevole e premurosa.

Lo psichiatra e saggista Paolo Crepet ha scritto che «la figura del nonno rappresenta un elemento fondamentale per la creazione dell’identità. I nonni costituiscono la vera radice storica della famiglia, del territorio, della lingua e della cultura. Senza di essi l’identità di ciascuno sarebbe più debole, perché non avrebbe profondità».                                                                                                                                                                          Da un punto di vista psicopedagogico, è importante il rapporto che di solito si instaura tra nonni e nipoti; una relazione molto meno difficile e meno conflittuale, in quanto più comprensiva rispetto a quella che è propria del rapporto tra genitori e figli.

Una testimonianza in tal senso è stata recentemente offerta da un nipote (Emanuele) di un illustre personaggio della cultura italiana, Umberto Eco, che ha detto in memoria del nonno dopo la scomparsa: «Ti dico solo grazie per le storie raccontate, le parole crociate, i libri letti, i viaggi fatti e la musica ascoltata. E ho la risposta alla domanda: ma cosa si prova ad essere il nipote di Umberto Eco? Averti avuto come nonno mi riempie di orgoglio».                                                                                                  A questa commovente e significativa dichiarazione si possono aggiungere sia le parole dello scrittore statunitense Alex Haley che del Premio Nobel della letteratura, José Saramago, che hanno scritto, il primo: «Nessuno può fare per i bambini piccoli ciò che fanno i nonni. I nonni cospargono la polvere di stelle sulla vita dei bambini», e il secondo: «L’uomo più saggio che io abbia conosciuto in vita mia non sapeva né leggere né scrivere. Alle 4 del mattino si alzava dal pagliericcio e usciva nei campi, portando al pascolo la mezza dozzina di scrofe della cui fertilità si nutrivano lui e sua moglie. (i suoi nonni materni)». È entusiasmante e al contempo commovente leggere negli occhi dei nostri nonni la felicità nel vederci e riscoprire, in quegli stessi occhi, le nostre radici.

I nonni sono figure importantissime della nostra vita, perché costituiscono un patrimonio inesauribile di affetto e di esperienza, di comprensione e amore, e avere avuto la fortuna di frequentarli e di conoscerli è senza dubbio fonte di arricchimento personale. Come depositari della storia della nostra famiglia, i nonni custodiscono la saggezza “antica”, che emerge dai loro preziosi e sempre “attuali” consigli e insegnamenti che dispensano, e sono ottimi interlocutori ed ascoltatori, sempre pronti ad aiutare nelle difficoltà, nonostante il gap generazionale con i nipoti; sono utili e indispensabili persone per la crescita e la maturazione delle generazioni.

Non è un caso che, in onore di queste figure così importanti, sia stata istituita una vera e propria ricorrenza civile, la Festa dei Nonni, introdotta in Italia dalla Legge n.159 del 2005, che si festeggia il 2 Ottobre di ogni anno.

Nell’attuale società i nonni rappresentano l’unica risorsa per un’adeguata assistenza educativa e sociale ai nipoti soprattutto in tenera età; per molte coppie di giovani, i nonni nella vita di tutti i giorni sono persone uniche, amorevoli e insostituibili, anche se a loro non viene data l’importanza che veramente  hanno, e spesso si dimentica che i nonni sono portatori di saggezza e narratori di memoria “storica” familiare e della comunità.

In un recente incontro in Piazza San Pietro papa Francesco ha ricordato ai fedeli: «Le nonne e i nonni sono la nostra forza e la nostra saggezza. Che il Signore ci dia sempre anziani saggi! Anziani che diano a noi la memoria del nostro popolo».

Parafrasando  la  saggezza  di un proverbio africano, non va dimenticato che quando muore un nonno si perde un pezzo importante della nostra umanità perché svanisce un patrimonio di ricchezza culturale e spirituale.


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