Giulia Zaffagnini è una professoressa di 26 anni che ha deciso di proseguire le sue lezioni dal vivo con il suo gruppo di alunni usando il suo vecchio camper.

Giulia è una giovane insegnante di laboratorio linguistico che insegna  all’istituto comprensivo San Rocco di Faenza, come tutti gli insegnanti con la chiusura delle scuole si è ritrovata obbligata a spostare le lezioni online,

ha però presto capito che c’erano alcuni studenti a cui fa lezione di supporto di italiano per cui era difficile, quasi impossibile a causa della lingua e della mancanza di validi supporti riuscire a seguire le sue lezioni online.

La prof così ha deciso di prendere il suo vecchio camper, classe 1987, e ha stabilito, almeno per un ora a settimana, di andare a casa dei ragazzi che faticano a seguire le lezioni online e fare con loro lezione dal vivo, all’aperto, in tutta sicurezza.

Non vuole abbandonare nessuno dei suoi studenti, così da quelli che avrebbero rischiato di rimanere indietro, è proprio la prof ad andare da loro e permettergli di continuare a seguire le sue lezioni di laboratorio linguistico.

Il camper si chiama “Jolly” e quando la prof l’ha acquistato voleva portarlo in giro per l’Europa, mentre il progetto vacanze per ora non si può mettere in atto a causa Covid, proprio il virus le ha dato l’idea di utilizzare il camper per farlo diventare una piccola aula su strada.

Giulia si è attrezzata con lavagna, gessetti, tavolino pieghevole e sedia, e ogni settimana va a fare lezione individuale a casa del gruppo di studenti che segue, tutto nel rispetto della sicurezza, delle distanze e della pulizia, infatti la prof sanifica tutta l’attrezzatura tra una lezione e l’altra.

Giulia racconta che se fosse una professoressa curricolare con una classe di 20/22 alunni, ovviamente non le sarebbe possibile portare avanti questo suo bel progetto,

ma il numero ridotto di ragazzi da seguire le permette invece di riuscire a gestire tutte le ore in camper e continuare a portare avanti le lezioni che già, quando si poteva andare a scuola, venivano svolte individualmente.

Così l’insegnante per non lasciare indietro e abbandonare nessuno, ha deciso di andare lei dai propri alunni, inventando il progetto “scuola senza frontiere”.

Alessandra Trotta (giornalista scrittrice)


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