ROMA- Il “Centro Rottami srl” di Cisterna al centro del blitz delle forze dell’ordine di questa mattina, tra Roma e la provincia di Latina.

In carcere anche il legale rappresentante e amministratore unico, Leopoldo Del Prete, accusato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”.

Stando quanto emerso dalle indagini avrebbe, infatti, ricevuto e gestito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti, senza rispettare la normativa vigente in materia, proprio presso la struttura di Cisterna.

Sequestrati 16 milioni di euro.

Oltre a del Prete  arrestati anche Vito Pro’ (residente a Latina), Samir Marzouki (residente a Sermoneta), Ekrem Ahmetovic di 40 anni (di Roma), Dzvad Seferovic (residente a Roma), Emilio Magrini (residente a Latina), Fabrizio Laurenzano (di Roma), Renato Montagnola (di Sezze), Samuele Magrini (di Roma), Davide Capraro (di Sezze), Giuseppe Marsala, Francesco Stella (residente a Norma), Massimo Lorello (di Aprilia), Giorgio Antonetti (residente a Cisterna).

Ai domiciliari Gennaro Del Prete (accusato di riciclaggio), Antonino Rasizzi, Edin Sejdovic, Ekrem Ahmetovic, Claudio Stella, Anello Tuzzi, Davide Di Roma, Paolo Di Prospero, Michel Bonino, David Adzovic, Orlando Delorie’, Bruno Basso e Dorin Sandu.

I rifiuti speciali e urbani, pericolosi e non pericolosi, provenienti da privati, società o ditte individuali prive di iscrizione all’albo dei gestori ambientali, raccolti e trasportati in violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti, venivano accettati presso il centro rottami in assenza della prescritta autorizzazione di legge.

Nello specifico, Del Prete, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe fatto apporre sulla documentazione contabile – fiscale rilasciata per i rifiuti conferiti, la falsa certificazione “EoW” (rifiuto cessato o non rifiuto), mentre invece sarebbero stati rifiuti urbani. Rifiuti ricevuti illecitamente, perché il centro è autorizzato a prendere soltanto quelli speciali.

Del Prete dovrà rispondere anche del reato di “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita”, perché avrebbe impiegato o trasferito denaro proveniente dall’attività illecita per ostacolare l’identificazione della sua provenienza.

Unitamente alle misure cautelati personali, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale della Centro Rottami srl (che nel solo anno 2019 ha sviluppato un volume d’affari di oltre 25 milioni di euro), dei suoi automezzi e dei conti correnti ad esso riconducibili per un valore equivalente pari a circa 17 milioni di euro, nonché di 23 autocarri utilizzati per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti all’azienda di Cisterna di Latina.


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