L’ordine dei commercialisti, la lettera al tribunale per un adeguamento dei compensi giudiziali

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LATINA – L’ordine dei commercialisti pone all’attenzione del presidente del tribunale di Latina l’esigenza di adeguare i compensi giudiziali all’inflazione e di valorizzare il pregio delle prestazioni in sede di liquidazione.

La presidente dell’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Latina, Raffaella Romagnoli, nell’interesse della categoria, ha inviato una lettera al presidente del tribunale di
Latina, Caterina Chiaravalloti finalizzata a considerare, per gli incarichi giudiziali conferiti ai commercialisti, un adeguamento dei compensi all’inflazione nel rispetto dei limiti normativi tariffari
e la predisposizione di liquidazioni che valorizzino la qualità delle prestazioni rese, superando il minimo quale riferimento tendenziale.

“Come noto, dai tragici accadimenti succedutisi dal 2020 in poi – afferma il comunicato – quali il Covid, i conflitti russo- ucraino e israelopalestinese – tutti peraltro accompagnati da onerose speculazioni e dalle politiche UE di aumento dei tassi di interesse – sono derivate molteplici negative ripercussioni anche sul piano economico, basti pensare che il tasso di inflazione in Italia, dal gennaio 2020 ad oggi, si è complessivamente attestato intorno al 16,2%. Ciò ha causato una rilevante perdita di potere di acquisto per tutte le categorie. Ne deriva come anche i commercialisti, che al pari di tutti i lavoratori sono altresì dei consumatori finali di beni e servizi primari, appaiono meritevoli di tutela del proprio potere d’acquisto. Pertanto, in tale quadro, si chiede a questo On.le Tribunale, in tutte le sue Sezioni (Civili e Penali) che, in sede di liquidazione dei compensi spettanti ai commercialisti per incarichi giudiziali – sempre nel rispetto dei limiti tariffari massimi normativamente fissati – si adeguino gli onorari al suindicato tasso di inflazione.”

“L’occasione, peraltro, appare propizia – conclude la presidente – per richiamare l’attenzione anche sul fatto che, pur contenendo le normative tariffarie per prestazioni giudiziarie una articolazione su
valori minimi, medi, massimi, le liquidazioni degli onorari siano sempre più frequentemente ai minimi, quasi che la prestazione resa potesse essere sistematicamente qualificata di minimo
pregio. In realtà, essendo i commercialisti da sempre impegnati nel fornire il miglior ausilio all’Autorità Giudiziaria, anche su questo tema si chiede di avviare una concreta e tempestiva
riflessione.”


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Classe 1997, laureato in lettere presso università tedesche, tra Monaco di Baviera e Bonn. In Italia persegue la strada del giornalismo e della regia, collaborando con magazine online e occupandosi di reportage e cortometraggi