LATINA – Si è svolto nel pomeriggio di ieri presso lo Spazio Eventi MUG Museo Giannini, il convegno “Fabbisogni Formativi e Nuove Competenze. Quale domanda, quale offerta di lavoro?” organizzato da Federlazio sede di Latina. In Italia sono due milioni i giovani non impegnati nello studio, nel lavoro e nella formazione, con un tasso di disoccupazione giovanile del 26% ed un milione di posti di lavoro l’anno che le aziende non riescono a coprire.

Marco Picca, Presidente di Federlazio Latina, ha avviato i lavori sottolineando che: ”La carenza di manodopera specializzata e non, sta frenando lo sviluppo delle imprese, già colpite dai problemi derivanti da pandemia, guerra e rincari abnormi di energie e materie prime. Emerge con forza un grave squilibrio tra domanda ed offerta, che può essere ammortizzato da validi strumenti di formazione e nuove competenze, in grado di dimostrare ai giovani che il mondo del lavoro è molto più appagante di un sussidio fine a sé stesso”.

Il tavolo di confronto ha descritto l’attuale scenario formativo universitario e professionale ed ha evidenziato un abbassamento del livello di istruzione e formazione dei potenziali lavoratori. Il Italia solo il 29% degli iscritti all’Università completa il percorso di studi, ottenendo la laurea. Una delle percentuali più basse in Europa. L’attuale tasso di occupazione si attesta al 58% con una prevalenza netta di occupazione maschile rispetto a quella femminile. Il sistema lamenta una debolezza delle competenze, con la necessità, da parte delle istituzioni, di creare una riforma del lavoro globale, che includa tutti gli attori: imprese, enti formativi e lavoratori.

In risposta a queste criticità, si è parlato degli strumenti disponibili ed auspicati, per rispondere alle necessità sempre più stringenti delle aziende in tema di ricerca del personale. In tale contesto assumono un ruolo di rilievo le Associazioni di Categoria, in grado di supportare le aziende a cogliere le opportunità date dalla formazione finanziata e a dotarsi di un nuovo bagaglio di competenze anche attraverso la riqualificazione professionale dei dipendenti che hanno necessità ad aggiornarsi.
Dunque ampio spazio alle politiche attive, che restituiscono dignità alla persona ed al lavoro.

Di rilievo l’intervento dell’Assessore Regionale al Lavoro e Formazione, Claudio Di Berardino, al termine del quale è seguito un confronto attivo con i partecipanti, generando un interessante dibattito che ha contraddistinto il convegno. “Il mercato del lavoro sta evolvendo e continuerà a farlo per lungo tempo, spinto dall’innovazione tecnologica che riguarda le imprese di ogni dimensione, a cui andranno date le stesse opportunità di sostegno. Va cambiato il modello di sviluppo attraverso la concertazione, parola chiave per unire gli interessi di imprese, lavoratori ed istituzioni. Queste ultime sono chiamate ad un ruolo attivo, per favorire l’incontro tra lavoratori e aziende. L’obiettivo è finanziare l’occupazione e non la disoccupazione”.

Federlazio come sua abitudine, è al fianco delle aziende e monitora con attenzione le dinamiche economiche ed occupazionali della nostra provincia, assicurando il proprio contributo alle imprese che vogliono crescere.” Queste le parole con cui Stefania Dottori, Direttore di Federlazio Latina, ha concluso il convegno.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.