Non solo i miasmi della Sep, a rendere ancora più disagiata la vita dei residenti di Mazzocchio, area industriale del Comune di Pontina, interviene anche il degrado dei rifiuti abbandonati dati alle fiamme.
L’ultimo episodio si è registrato nei giorni scorsi, quando a prendere fuoco è stato un cumulo di materiali da risulta che da giorni giaceva in uno degli immensi parcheggi inutilizzati dell’area. In cenere sono finiti frigoriferi, copertoni, passeggini, resti di lavori edili.
“Purtroppo Mazzocchio è la nuova terra dei fuochi – dicono infuriati i cittadini riuniti in comitato – Qui come nella vera terra dei fuochi si interrano rifiuti e su quei campi viene coltivato Mais. Qui come nella vera terra dei fuochi vengono abbandonati rifiuti in strada e poi quei cumuli vengono dati alle fiamme sprigionando diossina e altre sostanze tossiche che provocano tumori e altre malattie indicibili. Sono anni che denunciamo come le tante aree abbandonate della frazione vengano utilizzate come discariche abusive. Il sindaco ci aveva assicurato che con l’installazione delle telecamere le cose sarebbero cambiate. I responsabili sarebbero stati puniti e l’area bonificata. Nulla di questo è accaduto. Le telecamere ci sono ma con loro restano le prostitute che ogni giorno stazionano all’angolo della strada e questi cumuli di rifiuti che ciclicamente vengono dati alle fiamme”.
Una pratica pericolosissima per la salute dei cittadini e un biglietto da visita decadente per un’area che ormai più che industriale assomiglia a un cimitero di elefanti. “Di fabbriche ormai ce ne sono pochissime – concludono i cittadini – Logisticamente l’area è ottimale ma certo come possiamo pensare che un industriale possa decidere di impiantare uno stabilimento tra prostitute e immondizia? Così muoiono anche le poche attività rimaste, molte delle quali a vocazione agricola e turistica che però soffocano immerse tra degrado e sporcizia”


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