Ministro Schillaci : In Ospedale Mascherine Sempre. Medici e Infermieri No Vax rientrano al lavoro

113

Medici e infermieri non vaccinati contro il Covid possono tornare in ospedale, ma tutti dovranno continuare a indossare la mascherina. È questa la prima decisione presa dal governo Meloni sulla decisione della pandemia. Il Consiglio dei ministri ha infatti stabilito che a partire da domani, primo novembre, scade l’obbligo vaccinale per medici e professioni sanitarie. La norma è stata inserita in un decreto omnicomprensivo che comprende misure per il Covid, i rave e il carcere ostativo. Il testo approvato dal Cdm prevede nel dettaglio che venga anticipata dal 31 dicembre 2022 al primo novembre la scadenza dell’obbligo vaccinale anti-Covid per chi esercita la professione sanitaria.

Se il rientro in corsia del personale non vaccinato era ormai una decisione nota, presa principalmente per ovviare alla carenza di camici bianchi negli ospedali più che per ragioni sanitarie, sulla proroga dell’obbligo di mascherina vi era molto più incertezza. Il governo e il ministero della Salute guidato da Orazio Schillaci sembravano intenzionati a lasciar cadere la norma. Diversi Regioni, dal Lazio alla Campania fino alla Lombardia – guidata dal centrodestra – hanno però già deciso di confermare la mascherina negli ospedali, su indicazione di virologi, immunologi ed epidemiologi. E l’esecutivo alla fine si è allineato: l’obbligo, che scade oggi, resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno, come prevede l’ordinanza che sarà firmata dal ministro Schillaci.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteIl Grande Rientro : Claudio Durigon nominato sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali.
Articolo successivoVanno avanti i lavori per le ciclabili, Bellini (LBC): “Verso un aumento sensibile dei chilometri di pista. Sulla mobilità serve ambizione”