Antonio Casagrande è stato uno degli ultimi grandi interpreti del teatro di Eduardo, di cui è stato allievo e pupillo, nonché protagonista al suo fianco negli anni ’60 dei lavori più importanti della vasta opera del grande commediografo e drammaturgo napoletano, tra cui in particolare Napoli Milionaria e Filumena Marturano.
Vasta anche la sua attività cinematografica dove, oltre a cimentarsi nella trasposizione della produzione teatrale di Eduardo, fa registrare incursioni nel genere della commedia all’italiana.
A ricordarlo è anche Vincenzo Salemme: “Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi”.
“Era un uomo – racconta ancora Salemme – che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche. Aveva conservato un tratto romantico che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco”.
“Napoli perde un pezzo della sua storia teatrale e cinematografica”, ha ribadito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
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