Non è giusto crociffigere Majocchi. Il PD va rinnovato e va unito. La battaglia elettorale dirà…

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Si, le primarie sono state perse e  Coletta ha vinto alla grande, ma che colpa può avere Leonardo Majocchi ? Tante e nessuna.

Ha cercato di ricostruire un partito ormai liquefatto da tempo, ma non è stato sufficiente . Daniela Fiore ha fatto quello che ha potuto, ma Coletta era oggettivamente più forte, perchè partiva avvantaggiato per aver governato la città per circa 6 anni. Oggi nel direttivo PD la resa dei conti con chi ha firmato la sfiducia . DE Amicis, Malandruccolo, Mauro Visari ed altri. Ma il segretario provinciale difende il giovane Majocchi . Ha fatto bene e gli attacchi sono ingenerosi. Il rinnovamento passa anche per le sconfitte, è sempre stato così.Tempo al tempo, ma il tempo è poco e fra un mese si vota e Latina andrà ancora una volta in fibrillazione, di fronte ad una destra forte e compatta, all’apparenza, ma sicuramente avvantaggiata, con la possibilità di superare il 60 %. Ovunque spuntano point elettorali dei candidati di centrodestra, segno che ognuno vuole vincere e spendere qualche euro in più. Sarà una battaglia durissima, senza esclusioni di colpi.  I ragazzi del PD avranno modo di fare più esperienza, avranno la possibilità di crescere. Non tagliamo le ali, cerchiamo di farli volare in alto. Ci sono tutte le possibilità. Non processiamo Majocchi. Questo giovane con quel mvolto pulito,liscio come l’olio, così magro, che ricorda Berlinguer, che cerca, in un mare tempestoso, di raddrizzare la barca PD. Oggi è il tempo dell’unità per tornare a vincere e Daniela è una grande risorsa che non può essere mortificata e gettata nella mischia, nè lei, nè le altre giovani energie che sono le speranze del futuro PD targato Schlein. La campagna elettorale, che ufficialmente inizierà il 15 aprile, giorno in cui si dovranno consegnare le liste, sarà a tutto campo, forse senza regole e quei colpi bassi, che teme la Celentano, possono arrivare da tutte le parti. Matilde ha già iniziato con i manifesti giganti, con quella giacchetta rosa, con quel volto serio, con lo slogan “Decisamente Latina”. Si, certo, Latina, la città di fondazione, la città nuova che volle il Duce, la città che deve guardare oltre il 2023, pensando al centenario. Tanto lavoro per tutti coloro che saranno eletti. Tanti problemi, tanti progetti. SI, “Decisamente Latina” per andare oltre, per costruire la Latina del futuro.

Questo l’intervendo del segretario provinciale Omar Sarubbo.

PIENA FIDUCIA IN LEONARDO MAJOCCHI 

Intervengo in merito alla richiesta di dimissioni del segretario, Leonardo Majocchi, presentata da alcuni  membri del direttivo del PD Latina. 

Leonardo, 22 anni, è uno dei giovanissimi segretari di circolo PD ai quali, solo un anno fa, abbiamo chiesto di  aiutarci assumendo la guida delle sezioni territoriali dopo il noto commissariamento. Questi ragazzi, con  responsabilità, passione e coraggio, hanno accettato di spendersi in prima persona per ricostruire da zero  qualcosa che non c’era più: un partito.  

A lui e a tutti loro va il mio sentito ringraziamento, riconoscenza ed i complimenti per la quantità e qualità di  iniziativa politica che hanno prodotto. Un impegno che ha ancora più valore se contestualizzato in questo  tempo difficile per la sinistra italiana e di continui impegni elettorali: rinnovazione delle elezioni Comunali di  Latina, politiche, regionali, congresso nazionale, primarie nazionali, primarie locali. A loro abbiamo chiesto di  rianimare un dibattito e coltivare la partecipazione, non di vincere in pochi mesi dove altri, me compreso,  hanno perso per anni. 

Alla vigilia delle imminenti elezioni amministrative ritengo che il Partito di Latina abbia assunto posizioni  decisive grazie alle quali oggi abbiamo una coalizione alternativa alle destre di cui, sino a qualche settimana  fa, non vi era traccia. Va riconosciuto a Leonardo e al PD di Latina il merito di aver riunito più forze  progressiste (civiche e politiche) attorno ad un tavolo e di aver compreso che le elezioni primarie potevano  rappresentare un collante partecipato e popolare in grado di rivitalizzare ambizioni sopite e restituire  competitività all’alleanza. Era augurabile per il PD la vittoria di Daniela Fiore ma il fatto che abbia prevalso  Damiano Coletta non riduce l’importanza di tali risultati. 

A fronte di ciò, la richiesta di dimissioni è un errore nella forma, nel contenuto, nei tempi. Una lettura ingenerosa dell’operato del segretario ed una ricostruzione caricaturale della fase politica. Invito i  sottoscrittori a rivolgere lo sguardo verso il solo avversario che abbiamo: una destra affamata di potere che  sta organizzando il rientro sulla scena politica dei protagonisti della più grande stagione fallimentare della  storia cittadina. 

Auspico che il gruppo dirigente locale, nei prossimi giorni e nelle prossime ore, spenda tutte le energie  disponibili per costruire, insieme al Segretario Majocchi, a cui rinnovo stima e fiducia, una lista forte,  rappresentativa del pluralismo e radicata nella comunità. Latina ha bisogno del nuovo PD. Ha bisogno di  politiche e non di polemiche. Darò una mano, come sempre, nella misura in cui verrà ritenuto necessario.  Non rimane che metterci al lavoro per la città dei diritti, della crescita sostenibile, della solidarietà e dove  vivere sia bello e sicuro. 

Questo conta. 


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.