APRILIA – Irregolarità mai sanate, spazi occupati da associazioni senza titolo e in un caso anche documentazione di una società di servizi trovata all’interno di uno dei locali dello stadio. Lo riporta il quotidiano Latina Oggi che racconta come la commissione Trasparenza del Comune di Aprilia convocata per fare chiarezza sull’intero impianto sportivo Quinto Ricci, compreso i locali in uso alle associazioni e il bar, ha portato alla luce una gestione discutibile della struttura, facendo saltare i nervi all’ex sindaco Antonio Terra, oggi consigliere d’opposizione, che nel suo intervento ha iniziato a urlare contro la maggioranza. Dalla seduta, nata per ripercorrere l’iter che ha portato alla revoca della concessione alla società Racing, sono emersi una serie di elementi che hanno creato notevoli imbarazzi alla coalizione civica che ha governato fino a maggio 2023. In particolare a far scalpore è stata la lettura del verbale del sopralluogo della Polizia Locale compiuto il 22 luglio 2023, pochi giorni prima che il Comune di Aprilia riprendesse possesso dello stadio.

«Nel corso del sopralluogo abbiamo trovato l’associazione Lo Scrigno che non aveva titolo per stare lì, per loro abbiamo trovato una temporanea allocazione con una delibera – ha spiegato l’assessore Marco Moroni – a garanzia dell’associazione e degli utenti perché quell’immobile è pericolante, non a norma e con una via di fuga con carico antincendio elevatissimo. Nei locali utilizzati dall’associazione Sport&Pro Event, titolare di una sub-convenzione con il vecchio concessionario, abbiamo invece trovato molta documentazione di una società di capitali, nello specifico una Srls (Aprilia Servizi, ndr) con buste paga, faldoni acquisti e ingenti materiali per le pulizie».
Le critiche non sono piaciute all’ex sindaco che nel suo intervento ha mostrato nervosismo iniziando ad alzare la voce. «Mi rivolgo ai dirigenti comunali: avete mai avuto da parte nostra un indirizzo politico per imbrogliare le carte? Perché in questa commissione – ha detto Terra – si sta parlando di indirizzo politico e qualcuno vuol far passare il concetto che copriamo gli imbrogli. Non mi risulta che io abbia dato indirizzi politici per coprire questa vicenda, anzi da oggi vedremo quello che farete voi rispetto agli impianti sportivi, rispetto alle volture, ai contatori e a tutto il resto». La risposta dell’assessore Moroni è stata però lapidaria, chiamando in causa il consigliere oggi all’opposizione per i suoi 11 anni da sindaco. «Terra sta facendo – ha ribattuto – dichiarazioni prive di significato, perché ci sono un mare di locali in uso a soggetti terzi senza titolo. Lo sapeva questo? E’ stato sindaco negli ultimi 11 anni, dopodiché è vero che le interlocuzioni per trovare una soluzione sono iniziate nel 2020 ma hanno avuto un’accelerata nel 2023. Questi sono dati oggettivi, inoltre allargando il discorso anche sul campo Bridgestone abbiamo trovato la tribuna non certificata e abbiamo risolto la situazione. Lei è stato primo cittadino per tanti anni, si poteva interessare di più degli impianti sportivi».

Per la maggioranza hanno inoltre parlato diversi consiglieri di maggioranza (Vincenzo La Pegna, Dania Zattoni, Daniela Di Lorenzo e Ilaria Cavallin) tutti molto critici anche rispetto alla gestione delle utenze, visto che in commissione è emersa l’omessa voltura. «Da un’attenta analisi dei documenti – afferma Ilaria Cavallin – sono emerse una serie di gravi irregolarità e inadempienze rispetto alla concessione sottoscritta il 27 settembre 2019: l’omesso pagamento dei canoni di locazione, l’omessa voltura delle utenze, nonché l’omesso rimborso di ingenti somme anticipate dal Comune per il pagamento delle utenze. Ma c’è di più. Alcuni soggetti di fatto detentori degli spazi non risultavano avere i requisiti soggettivi richiesti. Alla luce dei dati emersi, chi avrebbe dovuto vigilare sulla corretta attuazione della concessione? Chi avrebbe dovuto supervisionare il rispetto delle normative vigenti in relazione al corretto utilizzo dei locali? A chi spettava il controllo sulla permanenza dei requisiti prescritti in capo agli utilizzatori materiali?». Concetti ribaditi anche da una nota della coalizione di centrodestra. «All’esito del sopralluogo è emersa la presenza di un locale occupato da mobilia ed effetti personali di una persona designata dall’ex concessionario per svolgere, senza alcun titolo e senza alcuna garanzia, il servizio di custodia. E’ stata rilevata – scrive la coalizione Un’Altra Aprilia – la presenza di una associazione di promozione culturale in uno spazio non adeguato e tale da mettere a rischio l’incolumità stessa degli associati. Infine, è stata rilevata la presenza di una società di servizi che operava all’interno degli spazi pubblici e alcune delle persone citate che potevano disporre del bene, sono risultate candidate all’interno della coalizione civica, dunque molto vicine all’attuale opposizione. Il lavoro svolto dagli uffici aveva permesso già di rilevare queste storture e aveva già dato la possibilità di agire mesi fa. Quello che è mancato è stato l’indirizzo politico orientato a correggere il tiro, proprio da parte di quei consiglieri di opposizione che pur di non assumersi una responsabilità, oggi la attribuiscono a quegli uffici che già allora avevano fatto il proprio dovere. Le azioni correttive sono state poste in essere solo da agosto 2023».


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