POMEZIA – E’ iniziata una grande corsa per il vaccino. i test ad Oxford, grazie all’accordo tra la divisione Advent della Irbm di Pomezia e lo Jenner Institute dell’università anglosassone di Oxford cominceranno domani. In particolare, come annunciato all’Ansa dal presidente di Advent e Ad di Irbm, Piero Di Lorenzo,  il primo lotto del candidato vaccino, prodotto a Pomezia, è stato inviato in Inghilterra. Ed è proprio qui che partiranno i primi test su 550 volontari sani, saltando dunque tutta la fase di pre-test sugli animali.

«Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra, ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University – ha aggiunto Di Lorenzo all’Ansa -, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci».

Il vaccino verrebbe inizialmente somministrato a forze dell’ordine e personale sanitario. Un uso definito “compassionevole”. I tempi per la popolazione sono leggermente più lunghi e li ha spiegati all’AdnKronos managing director di Irbm SpA, Matteo Liguori: «Sarah Gilbert, docente  all’Università di Oxford, sotto la cui responsabilità sono in corso i lavori sul vaccino, ha confermato che avvierà gli studi sull’uomo entro due settimane. I ricercatori hanno dichiarato di aver iniziato a vagliare volontari sani (di età compresa tra 18 e 55 anni) da venerdì per lo studio che avverrà nella regione inglese della valle del Tamigi. Secondo l’esperta – ha aggiunto Liguori – c’è l’80% delle possibilità che il vaccino funzioni». Intanto anche dalla capitale svizzera, Berna, arriva una notizia positiva. Ad ottobre potrebbe essere prodotto un vaccino da testare già ad agosto,per poi poter vaccinare la popolazione svizzera ad ottobre. Lo ha affermato Martin Bachmann professore di immunologia dell’università di Berna, nel corso di una conferenza on line con l’associazione stampa delle Nazioni Unite.

Nel mondo in questo momento ci sono almeno 30/40 tentativi per produrre il vaccino. In testa ci sono Cina e Stati Uniti.


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