PRIVERNO – “I lavori procedono seppur con qualche obiezione eccessivamente strumentale. Dato politico: maggioranza incapace di governare gli uffici, di dare risposte concrete e di dialogare al suo interno.

Dalle prime due riunioni della Commissione Trasparenza che si sono svolte il 10 e il 17 ottobre, emerge un elemento essenziale: il Comune di Priverno è un ente in costante affanno perché dei cinque dipartimenti complessivi, quattro sono in mano a due singoli dipendenti comunali che devono occuparsi di affari generali e contenzioso, bilancio e tributi, lavori pubblici e urbanistica, ambiente e rifiuti, servizi sociali e informatici. Nonostante l’impegno profuso dai responsabili di dipartimento, le risposte tardano ad arrivare e nessun esponente della maggioranza è in grado di proporre soluzioni”. Inizia così una nota stampa del Capogruppo di Agenda per Priverno e Presidente della Commissione Trasparenza Antonio Di Giorgio.

Già il fatto di esserci riuniti ha prodotto qualche risultato, come la pubblicazione di decine di verbali di vecchie commissioni consiliari sul sito dell’ente avvenuta, guarda caso, il giorno prima dell’incontro; inoltre gli uffici implementeranno la sezione “Modulistica”, rendendo scaricabili documenti necessari per richiedere, ad esempio, il tesserino per disabili o l’iscrizione alla graduatoria per gli alloggi popolari. Ma non basta questo per essere efficienti”, si legge ancora nella nota.
Di Giorgio prosegue sottolineando che “il vero tasto dolente è, ancora una volta, la moltitudine di richieste inevase di accesso agli atti. Abbiamo chiesto da sei mesi l’elenco di collaboratori e consulenti, degli assunti con articolo 90 e 110 del TUEL, ma, da almeno tre dipartimenti, non è arrivata risposta. Un fatto gravissimo su cui la maggioranza, facendo finta di non sapere, lascia pensare al peggio. In realtà proprio sulle consulenze esterne lo stesso consigliere di maggioranza Musilli è stato attaccato dal Vicesindaco Ines e dall’assessore Federici solo perché ha chiesto il motivo per cui non sia stato pubblicato l’elenco dei consulenti sul sito dell’ente”.
In questo quadro preoccupante – conclude Di Giorgio – la definizione del comune di Priverno data dal Vice Sindaco Ines che ha parlato di ‘modello da seguire’, è una favola per bambini. Per risolvere i problemi, il primo passo è riconoscerli; negarli non serve a nessuno”.

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