LATINA – Ranieri, tutta la mia verità sugli impianti sportivi. «A quasi tre anni dalla mia nomina ad Assessore della Giunta guidata dal Sindaco Damiano Coletta, in questa esperienza civica che ha avuto come mandato quello di ri-sistemare Latina, penso di poter fare un quadro abbastanza chiaro ed esaustivo della situazione relativa agli impianti sportivi.

A Latina, prima del 2016 e salvo qualche eccezione, le strutture pubbliche sono state assegnate senza alcun criterio ufficiale. E questo modus operandi riguardava in particolare proprio gli impianti sportivi. Se da un lato c’era una velocità nell’iter – perché di fatto, un iter amministrativo vero e proprio non c’era – dall’altro non solo si mettevano a repentaglio le strutture pubbliche, perché non c’era di fatto alcun criterio d’assegnazione, ma erano mancanti anche le minime garanzie d’utilizzo. Senza parlare degli investimenti di quelle società che, in buona fede, hanno effettivamente migliorato le strutture che hanno avuto, prive di alcun documento che attestasse l’approvazione della loro progettualità.

I Consiglieri e le Associazioni che oggi si lamentano di una mancata gestione, mi auguro si riferiscano ai 20 anni precedenti, perché quelli sì che hanno creato soltanto insicurezze e iniquità. Continuare senza alcuna regola non è giusto né possibile. Lo dico quindi senza giri di parole: pensare di poter assegnare gli spazi pubblici, siano impianti sportivi o no, senza bandi e le necessarie autorizzazioni, significa prendere in giro l’intera comunità sportiva e tutti i cittadini.

I beni di cui stiamo parlando, e questo è un criterio che spero possa animare davvero la città in futuro, non sono della parte politica che governa. Sono di tutti. Assegnare le strutture in base a criteri certi, quindi con un bando, riconoscendo all’interno dello stesso anche le migliorie che sono state fatte negli anni passati, significa rendere migliore la nostra città. Significa scoprire che è possibile vincere rispettando le regole.

Non è questo il senso ultimo di ogni sport?

Abbiamo incontrato le Federazioni sportive per proporre e discutere un protocollo con le scuole che permetta un loro rientro in sicurezza, avendo una graduatoria già pronta da agosto. Molte società si sono impegnate nel corso degli anni a migliorare le strutture, nonostante non avessero alcuna certezza, e stanno dialogando con noi per risolvere la situazione. Le ringraziamo per lo sforzo di comprensione che stanno facendo e crediamo di arrivare presto a risolvere questa annosa questione. Non penso che sia il caso di soffermarmi su chi, al venire meno di un vero e proprio privilegio, ha iniziato a gridare ad uno scandalo che non c’è. O perlomeno che non c’è più».


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