FROSINONE – Era stato accusato di Revenge Porn, un reato introdotto da poco nel codice penale e che riguarda la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite internet senza il consenso dei protagonisti. L’uomo, nella fattispecie, aveva fatto girare in rete delle foto di un’adolescente seminuda; una volta scoperte tali immagini sul cellulare della giovane, immediata era stata la denuncia della mamma di quest’ultima. A quanto pare però, la ragazza non era l’unica vittima.
Pochi giorni fa infatti gli investigatori della Procura hanno scoperto che anche un’altra ragazzina sarebbe stata oggetto di attenzione da parte dello stesso operaio 26enne, residente ad Alatri. Sul telefonino dell’adolescente infatti sarebbero state rinvenute delle foto a provocanti che ritraevano la minorenne svestita e, anche in questo caso, le immagini erano finite sul web.
A, seguito di tali fatti il giudice Doglietto ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dal difensore dell’operaio, in quanto il reato è stato considerato troppo grave per poter ottenere uno sconto di pena. I due filoni di inchiesta sono stati accorpati in un
unico fascicolo ed il prossimo 24 gennaio si andrà direttamente a dibattimento.
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