APRILIA – Rifiuti: Rida Ambiente rispetta le regole e sanifica, ma la Regione continua a non sfruttarne il potenziale. Un problema annoso quello che riguarda il trattamento e lo smaltimento di rifiuti nella Regione Lazio. Le discariche sono ben poche, così come gli impianti funzionanti. Se poi quelli in grado di trattare i rifiuti biologicamente vengono sfruttati per nemmeno la metà del loro potenziale, ecco che ci si fa un’idea di come è possibile che le cose non funzionino.

Eppure è arrivata una sentenza del TAR del Lazio, poco più di due mesi fa, che avrebbe dovuto mettere fine alla vicenda ed indicare un’integrazione ed un potenziamento della rete di impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti.

Rida Ambiente, la società di trattamento dei rifiuti con sede ad Aprilia, è rimasta ad attendere invano quelli che a norma di legge sono gli adempimenti di cui dovrebbe farsi carico l’amministrazione regionale, ma nel frattempo l’emergenza Coronavirus si è abbattuta sul Paese con il vigore cui tutti hanno assistito in questi giorni. Le conseguenze sono tangibili, e si fanno sentire anche nel ramo dello smaltimento dei rifiuti, tanto che a dettare le regole agli addetti ai lavori e ai cittadini per lo smaltimento arriva addirirttura l’Istituto Superiore di Sanità: indicazioni su come differenziare, e su come mettere in sicurezza i locali di lavoro da ogni tipo di rischio correlato a Covid-19.

E la Regione, quelle regole, le recepisce, tanto da richiedere ai vari stabilimenti, quello di Rida compreso, di sanificare e disinfettare con la massima urgenza.

Il numero 1 di Rida Ambiente ci ha tenuto, con un comunicato diramato dall’azienda, a ribadire il proprio impegno a rispettare le regole, soprattutto quando da queste dipenda la sicurezza dei suoi dipendenti e di tutti i cittadini in generale. Un gesto di maturità, che rischia però di rimbalzare nuovamente sul muro di gomma eretto da chi, in modo totalmente miope, non prende atto della necessità di trattare i rifiuti in modo tempestivo e a pieno regime, soprattutto in un momento delicato come questo.


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