Le navi a perdere, ci hanno raccontato, viaggiavano cariche di rifiuti. E questo è vero. Ma tra un contenitore e l’altro, tra un fusto tossico e l’altro, si nascondeva qualcosa di molto prezioso: materiale nucleare a uso bellico, precisamente plutonio. E questo nessuno ce lo ha mai raccontato.
Se ne parlerà nel programma “Scienza e lavoro”, condotto da Diego Righini, in onda venerdì 7 dicembre ore 21:00 su Sky 828 e OneTv canale 86 digitale terrestre, con replica domenica 9 su Teleromauno ch 271 ore 21:00. Al talk show, organizzato su iniziativa di Sergio Bartalucci, presidente dell’associazione degli Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana (ASTRI), partecipano Monica Mistretta e Carlo Sarzana di Sant’Ippolito, autori del libro “Plutonio. Navi a perdere, vincerà chi avrà l’ultima bomba”, edito da Città del Sole.
La storia dei traffici illeciti di materiale nucleare inizia a Reggio Calabria negli anni 90 con le indagini del sostituto procuratore Francesco Neri. Nel suo pool investigativo lavorava Natale De Grazia, capitano di corvetta della Marina Militare Italiana, l’uomo che aveva scoperto che sulle navi a perdere non c’erano solo rifiuti ed è morto per questo.
De Grazia sapeva qual era la destinazione finale di quel materiale nucleare a bordo delle navi, materiale con il quale si potevano fabbricare bombe atomiche: l’Iran. Sapeva anche che il traffico era gestito da alcuni paesi Nato. E questo era davvero troppo per chi quei traffici li gestiva: le navi a perdere nascondevano un segreto che non doveva in alcun modo essere scoperto. E che ancora oggi rischia di mettere in imbarazzo l’intero mondo occidentale.
La questione delle sanzioni all’Iran è più che mai aperta. Se non altro perché nessuno, fino a oggi, ci aveva raccontato chi ha fornito materiali e tecnologie nucleari agli ayatollah.
Per saperne di più, appuntamento venerdì alle 21.00 su Sky 828 e OneTv canale 86.
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