Ventenne albanese preso a coltellate da una donna, è giallo

Salvo per miracolo: grazie alla cerniera del giubbotto la coltellata non arriva al cuore

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MONTEVARCHI (AR) – È stata la cerniera lampo del giubbotto a fermare la coltellata diretta al cuore che poteva ucciderlo. Questo l’epilogo della terribile vicenda che ha visto protagonista un 20 enne di origini albanesi di Cavriglia, un paese del Valdarno vicino a Montevarchi, in provincia di Arezzo. Il giovane è stato aggredito nella scorsa notte di Halloween da una donna di 40 anni, italiana, già rintracciata e arrestata dai Carabinieri, sulla quale pende adesso l’accusa di omicidio volontario. È passata da poco la mezzanotte quando i due si incontrano per un appuntamento. Secondo i primi dati tra di loro non esistevano rapporti sentimentali, si esclude per ora anche la pista della prostituzione e l’ipotesi più probabile sarebbe quella di un regolamento di conti di stampo criminale. Lui sale in macchina di lei ed inizia il litigio, in un momento la 40 enne estrae un grosso coltello da cucina e inizia a colpire con più fendenti il ragazzo, puntando al petto. Sarà la cerniera lampo del giubbotto a fermare una coltellata diretta al cuore che poteva essere letale. A questo punto il ragazzo riesce a fuggire e un amico lo soccorrerà e lo porterà all’ospedale di Cavriglia con la sua auto per poi dileguarsi senza lasciare traccia. Per il giovane, che fortunatamente non versa in gravi condizioni, sono diverse le ferite al torace e alle mani. All’ospedale i medici data la natura palesemente dolosa dei tagli effettuano la chiamata ai Carabinieri seguendo la prassi. Dopo un breve interrogatorio verrà individuata l’ubicazione dell’abitazione della donna che viene trovata e arrestata dai militari dell’Arma nel suo appartamento con le scarpe e i pantaloni ancora intrisi di sangue. In una lavanderia verrà recuperata anche la felpa, anch’essa totalmente imbrattata di sangue, mentre l’arma del delitto, un lungo e affilato coltello da cucina, viene ritrovato nel giardino. Per lei, dopo la convalida del fermo e della custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Cavriglia questa mattina, restano chiuse le porte del carcere di Sollicciano. Ancora da definire il movente dell’aggressione.


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