“L’amministrazione comunale targata LBC acquista la sede dell’ex Banca d’Italia: perché? È così strategico l’edificio? Un’amministrazione comunale che sì e no riesce a dare i servizi primari alla città, basta girare per Latina e vedere in che condizioni sono le strade, decide di comprare uno stabile, che tra le altre cose avrà anche un vincolo come edificio storico, per farci uffici e spazi per le associazioni: c’è un progetto? C’è un piano economico? O siamo davanti alla solita improvvisazione di questa amministrazione? C’è una strategia per lo sviluppo di questa città? A noi sembra di no e l’eccessiva concentrazione di incarichi su un solo assessore sembra dimostrarlo. E se domani dentro lo stabile si dovessero fare dei lavori per renderlo fruibile all’utenza, in maniera diversa da quella per cui è stato costruito, essendo vincolato, si potrebbero fare? Obiettivamente non abbiamo molto da stare sereni visto che in cinque anni questa amministrazione non è riuscita a riaprire il teatro e la biblioteca, per non parlare del mercato annonario che l’unico intervento che ha visto è la copertura messa per non far andare a dormire i senza tetto al riparo. La sensazione è che l’ex Banca d’Italia diventi un po’ come l’ex consorzio agrario dove ci si fa tutto ed allo stesso tempo nulla: si fa il mercato perché è chiuso quello storico, prima c’era il dormitorio, poi ci dobbiamo fare sede per le associazioni (ma la Campagna sa quante associazioni ci sono a Latina?), la casa della musica e chi più ne ha più ne metta. Facciamo una proposta: perché non fare una convenzione e destinare lo stabile all’archivio di stato che è la memoria storica del territorio?”
E’ quanto scrive in una nota Sergio Sciaudone, candidato sindaco della lista Solidarietà Sociale
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