Dignità
La dignità è un valore preliminare a quelli di libertà, eguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia, nonché il cardine dello stato democratico costituzionale e del principio personalistico su cui si fonda.
Giovanni Maria Flick
Con l’espressione dignità si tende a considerare la condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dalla sua stessa natura di uomo, dalle sue intrinseche qualità, dinanzi alla quale ciascun essere umano ha diritto al rispetto che gli è dovuto e che egli deve a se stesso. La connotazione essenziale del termine dignità, che è un elemento essenziale del nostro vivere, è strettamente collegata all’intimità del singolo individuo e alla sua esistenza in quanto uomo. Sinonimi di dignità sono la buona reputazione, il decoro morale e la onorabilità di una persona. Ha scritto il teologo tedesco Walter Kasper che «il cristianesimo, che ha svolto una funzione importante nella storia occidentale della libertà, fu il primo a riconoscere che la dignità di ciascun uomo si radica nella libertà, non nella razza, nella provenienza, nella posizione sociale e nel sesso». Infatti fraternità, libertà e uguaglianza sono fondamentali per il riconoscimento della dignità umana, che deve essere difesa e tutelata in ogni momento e in ogni circostanza del vivere quotidiano. Il filosofo Immanuel Kant con il suo imperativo categorico: «Agisci in modo da trattare l’umanità, tanto nella tua persona come nella persona di ogni altro, sempre come un fine e mai come un mezzo», ha stabilito che ogni uomo, ogni essere ragionevole possiede un valore intrinseco da rispettare sempre: la dignità. La Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) nel primo articolo afferma in maniera solenne che «Tutti gli uomini nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza». L’umanità vera di un uomo o di un popolo si scopre, infatti, dall’attenzione agli ultimi, dalla tutela dell’infanzia, dal rispetto della dignità di ogni persona. E così sull’accoglienza dell’altro che si misura la propria dignità e quella della società in cui viviamo. Anche nella Costituzione italiana (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge – Art.3) ) è possibile rintracciare più disposizioni inerenti la dignità dell’uomo, del cittadino, del lavoratore per assicurare una esistenza dignitosa in funzione dello sviluppo dell’individuo e del progresso della società.
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