LATINA – Erano i primi giorni di lockdown, la pandemia viveva il suo momento più drammatico e le mascherine di protezione erano divenute pressoché introvabili, tanto da indurre un farmacista di Latina a pagare oltre 6000 euro per un lotto di quest’ultime – il quale, alla fine, non è mai arrivato.

A distanza di due anni il caso è finito in Tribunale e, anche se per la Procura non ci sono gli estremi per il processo, il farmacista si sente vittima di una truffa e chiede dunque giustizia.

Nonostante per il pubblico ministero non ci siano i presupposti per esercitare l’azione penale – la questione sarebbe più di natura civilistica –, il farmacista ha presentato una opposizione all’archiviazione e, una volta che si concluderà l’udienza davanti al gip, il magistrato deciderà se disporre nuovi accertamenti, archiviare oppure puntare sull’imputazione coatta.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.