LIVORNO – Nonostante sia stato denunciato per minacce aggravate nei confronti di un neonato e trovato in possesso di hashish, e definito da numerosi testimoni come “persona conosciuta dalle forze dell’ordine e con precedenti per droga e spaccio”, il protagonista dello sgradevole episodio di giovedì mattina in via Grande si è ripresentato ieri alle 12 nello stesso posto, ancora con fare agitato, ma senza molestare nessuno o recare danni, intento, raccontano le commesse di Kasanova e i proprietari del Tabacchi accanto, “a dare da mangiare ai piccioni”. In ogni caso, anche se non si è trattato di un’emergenza, sono intervenuti I Carabinieri, come testimoniato dai commessi di Kasanova, Nau e da Clairke, il tabaccaio di origini albanesi, che gestisce più attività a Livorno insieme ai parenti. Disagio e paura strisciante per un episodio che a questo punto minaccia dunque di ripetersi ancora nonostante l’eco mediatico e la gravità dei fatti. Comprese le versioni contrastanti tra “coltello” invece di “chiodo”, come riportato da News 24, per quanto riguarda l’arma utilizzata per minacciare il neonato giovedì scorso.
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