Aprilia- Un grido d’aiuto da parte di un cittadino disabile e che vive in una condizone di grande disagio. Lettera pubblicata in forma integrale

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Pubblichiamo in forma integrale, il grido d’aiuto di un cittadino di Aprilia, diversamente abile e che vive in una condizione di assoluto disagio. Giovan Battista Trenta, se ne fa portavoce con la speranza che i servizi sociali della città se ne facciano carico
Mi chiamo “Speranza”, [nome scelto a caso dal sottoscritto, per evitare una ennesima umiliazione all’interessato] , ho 41 anni e vivo ad Aprilia, precisamente in via [della Speranza ndr], (zona Casalazzara). Sono un uomo diversamente abile in carrozzina, inoltre vivo con i miei genitori che soffrono di gravi patologie. Prima del Covid-19 conducevo una vita frenetica: frequentavo un centro diurno tutte le mattine e la piscina nella mia città. Questo virus ha costretto tutta l’Italia a rimanere chiusi in casa per molto tempo, così anche io ho dovuto rinunciare a tutte le mie attività. Una volta che tutti gli esercizi commerciali hanno riaperto gradualmente e che le persone sono tornate ad una vita semi-normale, io ho continuato a trascorrere le mie giornate in casa. La mia comunità che ospitava 18 ragazzi è passata ad averne solo 6 nonostante gli spazi ampi della struttura, ed io, come tanti altri, ne sono rimasto fuori. La piscina ha aumentato la retta mensile: da 80 euro a 230 euro [ma le Istituzioni qundo controllano? ndr] per un corso individuale di nuoto. Capisco che ci troviamo in un periodo di crisi collettiva, ma l’aumento è stato spropositato. Un’altra problematica è quella legata ai trasporti. Prima del Covid-19 raggiungevo il centro diurno con il pulmino del servizio comunale, ma adesso non è più possibile a causa del rispetto della distanza di sicurezza. Nonostante la pazienza non riesco a sostenere questa situazione poiché è inaccettabile che un individuo come me, ma non sono l’unico, possa essere abbandonato dal Comune in questo modo. L’unica possibilità di svago che ho è il pomeriggio quando viene un assistente privato per 3 ore che mi permette di uscire e fare qualche attività interessante. Ma non è giusto. Ho bisogno che qualcuno prenda in mano questa situazione non solo per me ma per tutte quelle persone, che come me, hanno dovuto subire gravi conseguenze a causa di questo Covid-19 e del disinteresse delle istituzioni. Cerco soluzioni a livello pratico da parte di chi può aiutarmi.

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Laureata in lettere moderne, con specializzazione in critica letteraria, ho iniziato la carriera come collaboratrice del quotidiano “ Il Tempo” per 15 anni, occupandomi di politica, sociale ed eventi culturali. Con la rivista “Espresso” ho svolto tre inchieste di ampio spessore sociale. Dal 2004 al 2009, ho assunto l’incarico come consulente stampa di fiducia del sindaco di Aprilia, Santangelo. Specializzata nella comunicazione multimediale con titoli rilasciati direttamente dall’Ordine dei Giornalisti al quale sono iscritta dal 1997, ho scritto per il quotidiano La Provincia e collaboro attualmente anche con diverse testate per eventi sul territorio e per la cultura extra regionale.