Livorno, 24 settembre 2024 – Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e recentemente alleato del centrodestra per le elezioni regionali in Umbria, è finito al centro di una complessa indagine finanziaria che coinvolge l’Università Niccolò Cusano (Unicusano), l’ateneo da lui presieduto. Secondo la Guardia di Finanza, Bandecchi avrebbe gestito l’università “con modalità operative e gestionali tipiche di un’attività commerciale”, pur beneficiando delle agevolazioni fiscali riservate agli istituti universitari, una condotta che ha sollevato dubbi sulla legittimità dell’uso di tali agevolazioni.
Utilizzo improprio dei fondi dell’Unicusano
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato che Bandecchi avrebbe utilizzato l’università come una sorta di “bancomat personale”, attingendo ai fondi dell’ateneo per finanziare spese personali di lusso. Tra queste, vacanze esclusive su yacht privati, viaggi in elicottero e aerei privati, che coinvolgevano anche i suoi familiari. Si parla di somme ingenti: centinaia di migliaia di euro sarebbero stati utilizzati per fini estranei alle attività istituzionali dell’ateneo, portando le autorità a sequestrare 20 milioni di euro e a ipotizzare il reato di appropriazione indebita.
Le informative depositate dalle Fiamme Gialle includono una serie di fatture che, secondo gli investigatori, non hanno alcun legame con la didattica o le attività universitarie. Ad esempio, tra il 15 e il 29 agosto 2020, l’Unicusano ha noleggiato un lussuoso yacht con 12 cabine complete di ogni comfort per una vacanza dal valore di 90 mila euro, circostanza che appare difficile da giustificare come legata all’istruzione degli studenti.
Le accuse di evasione fiscale e appropriazione indebita
Secondo l’informativa, Bandecchi avrebbe abusato della sua posizione sia come presidente dell’università che come amministratore della Società delle Scienze Umane Srl, l’ente finanziatore dell’Unicusano, per ottenere profitti personali ingiustificati. Le somme provenienti dalle fatture delle società fornitrici dell’università sarebbero state dirottate verso scopi privati, con acquisti che includevano gioielli per un valore di 27 mila euro, forniture di carburante per auto di lusso come Ferrari e Rolls Royce, e la ricapitalizzazione di una società immobiliare, Investimento Uno, a cui sono stati destinati oltre 30 milioni di euro in quattro anni.
Un impero imprenditoriale in espansione
Le indagini hanno messo in luce un complesso e vasto impero imprenditoriale che Bandecchi avrebbe costruito parallelamente all’attività universitaria. Le società sotto esame spaziano dall’agricoltura, con aziende in Russia e Cina, alla cosmetica, con l’acquisto di Naturalia Sintesi per un milione di euro, passando per settori come la ristorazione, il recupero crediti, la compravendita di immobili e persino la vendita di animali vivi. Tutte queste attività sembrano aver avuto un peso maggiore rispetto alla missione educativa dell’ateneo.
Premi milionari per i calciatori della Ternana
Infine, un’altra accusa riguarda la gestione della Ternana Calcio, squadra di cui Bandecchi è proprietario. Dopo la promozione in Serie B, i giocatori della squadra avrebbero ricevuto un premio di un milione di euro dall’Unicusano, un ulteriore esempio di come l’ateneo venisse utilizzato per fini non legati all’istruzione.
In sintesi, l’inchiesta rivela un quadro preoccupante sulla gestione finanziaria dell’Unicusano e sulle operazioni personali di Stefano Bandecchi, portando alla luce un presunto uso distorto delle risorse universitarie per fini privati e commerciali.
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