Beniamino Maschietto e i veneti arrivati dalla bonifica nella piana fondana dalla provincia di Treviso.

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il dott Beniamino Maschietto

Beniamino Maschietto – medico di base – va al ballottaggio a Fondi con Luigi Parisella, sfiorando per una manciata di voti il successo al primo turno. La lista Litorale Fondano esiste da anni e rappresenta alcune località che meritano un approfondimento. Nogarotto, Lovisetto, Maschietto Semenzato e Burato sono cognomi noti. Un breve racconto dell’emigrazione veneta a Salto di Fondi è incentrato su queste famiglie di stampo patriarcale – tutti trevigiani – arrivati nel lontano 1934 su invito del potente marchese Bisleti – originario di Veroli in Ciociaria – molto vicino al Vaticano. La sontuosa e caratteristica villa della famiglia Bisleti – oggi in pieno abbandono – era la più bella della zona, un piccolo capolavoro di architettura. Il proprietario terriero si rivolse alla Prefettura di Littoria chiedendo la possibilità di avere a disposizione dei contadini veneti per coltivare i campi, dopo l’avvenuta bonifica della zona. Accettarono una cinquantina di persone che arrivarono alla stazione di Terracina e subito conobbero la nuova realtà. Un episodio di storia poco conosciuto, non legato all’Opera Nazionale Combattenti come a Latina e dintorni. Al Salto festeggiano Maria Santissima e San Pio X, una tradizione che si è rinnovata sempre. Tutto si svolge all’insegna delle celebrazioni religiose, della buona musica, della gastronomia con polenta e salsicce, attività sportive e culturali, fuochi d artificio, modellismo, gimkana trattoristica. San Pio X ricorda le origini venete degli abitanti, è stato il Patriarca di Venezia. Come Latina festeggia San Marco, al Salto hanno scelto un religioso legato alla terra di origine degli abitanti. L’impatto con la nuova collocazione, all’inizio nel 1934, è stato duro. Le famiglie arrivano in una terra sconosciuta, disabitata, desolata ma ricca di prospettive. I veneti non portarono con loro alcun fuoco sacro ma quando i fuochi destinati a cuocere il primo pane della palude bonificata furono accesi, essi illuminarono tutto con tenacia, onestà, sacrificio. Il Salto di Fondi oggi e’ patria comune, luogo di nascita per tanti italiani e stranieri, figli di quel fenomeno di permanente fusione di stirpi, di gruppi sociali, di identità e di origini diverse che continuano meravigliosamente a funzionare anche per la presenza di quel grande catalizzatore costituito dal retaggio veneto. Una realtà forse d’altri tempi che ha suscitato un’imprevista curiosità e passione tra gli storici. Nella comunità veneta del Salto di Fondi non sono mai state presenti tentazioni isolazionistiche o pretese di esclusivismo sotto le quali proteggere o seppellire memorie storiche o più semplicemente usi costumi e pregiudizi di origine. La comunità piuttosto è stata portatrice di tolleranza e della più ampia disponibilità ad aprirsi ed integrarsi nei confronti di chi praticasse i valori tipici della etnia veneta, quali la giustizia e l’onestà di fondo, la laboriosità, la solidarietà.
Paolo Iannuccelli


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.