LATINA – “Dopo oltre cinque anni di chiusura, la Biblioteca Comunale “Aldo Manuzio” è fuori dalla organizzazione bibliotecaria regionale“.

Lo affermano in una nota l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, il Cons. Matilde Celentano (Capogruppo FDI), il Cons. Massimiliano Carnevale (Capogruppo Lega) e, infine, il Cons. Dino Iavarone (Capogruppo Latina nel Cuore).

L’area per i servizi culturali e promozione della lettura regionale, infatti, ha notificato al Comune di Latina la non ammissibilità della domanda per l’accreditamento ai sevizi culturali della Regione. Il Direttore dell’ufficio, Dott.ssa Miriam Cipriani, il 05/05/2022, protocollo numero 0074069/2022, ha rappresentato all’amministrazione guidata da Damiano Coletta i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza presentata dal Comune in data 28/01/2022. La Regione Lazio prende atto del mancato possesso dei requisiti obbligatori A1 della biblioteca comunale. In sostanza, i lavori presso la “Manuzio” dovevano concludersi entro giugno 2021. A distanza di oltre un anno non sono stati ultimati. A mancare è la C. P. I. da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.

La Regione, fra le altre cose, scrive che “l’istruttoria ha evidenziato dati carenti o non conformi e necessita di chiarimenti ed integrazioni. In conformità alle premesse, la scrivente Amministrazione ha deciso di non dare corso all’istanza”. L’art. 10 bis della Legge 241/1990 attribuisce 10 giorni solari all’amministrazione comunali per produrre osservazioni per iscritto, eventualmente corredate da documenti.

Stiamo lavorando, in queste ore, per scongiurare l’isolamento della nostra biblioteca nell’ambito del sistema regionale. Rivolgiamo, quindi, un appello a tutti i Consiglieri Regionali eletti nel collegio della nostra Provincia perché tutelino con ogni loro forza la Biblioteca della città capoluogo. Una bocciatura sonora da parte della Regione che rende assai complesso il permanere della Biblioteca comunale nell’organizzazione bibliotecaria regionale.

Ricordiamo assai bene le trionfalistiche dichiarazioni della Consigliera Valeria Campagna, fresca di delega agli spazi culturali, sulla imminente riapertura della Biblioteca “Aldo Manuzio”. Sono passati anni in cui le parole si sono succedute alla retorica senza un solo passo in avanti dal punto di vista amministrativo e politico.

Latina, la seconda città del Lazio che vede una importante presenza dell’Università “La Sapienza”, non è in grado di assicurare agli studenti e, più in generale, ai ragazzi uno spazio dignitoso e moderno per vivere la dimensione sociale dello studio. Gli studenti sono costretti a recarsi presso la sede distaccata di Latina Scalo o in non meglio precisati “luoghi all’aperto”.

Dopo gli anni delle restrizioni causate dalla pandemia, questa Amministrazione non riesce a garantire ai più giovani il diritto di vivere il proprio tempo al pari dei ragazzi di ogni altra città italiana. L’aspetto più inaccettabile di questa vicenda, ed è la ragione per la quale ci batteremo nei limiti delle possibilità che competono alle forze di opposizione, è che l’incompetenza e l’approssimazione vengono messe nel conto ai più deboli. L’ennesima, triste, conferma circa la mancata sensibilità e volontà di investimento in favore delle nuove generazioni che contraddistingue la maggioranza Coletta“.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.