ROMA – Una tragedia incredibile. Una morte assurda che doveva essere evitata quella di Stella, la bimba di 14 mesi, pronta per entrare all’asilo nido, ma dimenticata dal padre in auto, sotto il sole, per sette lunghe, lunghissime ore. L’uomo, un carabiniere in servizio presso la direzione generale del personale militare del ministero della Difesa della Cecchignola, l’ha semplicemente dimenticata…
Il militare, 44 anni, ha parcheggiato l’auto intorno alle 8. Poi, dopo aver messo la sicura e chiuso i finestrini, si è incamminato a piedi verso l’ufficio, lasciando Stella nell’auto. L’ha ritrovata la madre, insegnante che intorno alle 15 è andata a prenderla all’asilo Luinetti, il nido per i dipendenti del ministero della Difesa. “Oggi sua figlia non è venuta” le hanno detto. Uscita dalla struttura ha visto la Renault rossa parcheggiata, la corsa verso l’auto con Stella che era lì, sembrava dormisse.
La donna ha iniziato a gridare. Un militare in servizio all’ingresso del parcheggio è accorso e ha sfondato il vetro posteriore dell’auto. Intanto una donna ha chiamato il 112.
La corsa dell’ambulanza è stata inutile, Stella aveva già smesso di respirare.
Saranno fatti accertamenti per capire perché, come sembra, non fosse installato un dispositivo anti abbandono, previsto dalla legge del 2020, per contrastare la Forgotten Baby Syndrome.
Sono 10, in Italia, i bambini morti perché dimenticati in auto. Quello di Stella è il primo caso dopo l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto seggiolino”.


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