Lo sport italiano, la Marina Militare e la città di Sabaudia perdono un punto di riferimento, uno tra i gioielli più preziosi della loro storia.
Si è spento nella notte di ieri, 11 agosto, Ivo Burello, Marinaio e istruttore di educazione fisica militare che, dal 1989 al 2000, ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore canoa-kayak presso il Centro Sportivo Remiero della Marina Militare a Sabaudia.
Nato a Fagagna, in provincia di Udine, nel febbraio del 1951, Ivo ha mosso i suoi primi passi nel canottaggio, guadagnando il suo spazio negli albi del CONI, che nel 1976 lo ha insignito della Medaglia di bronzo al Valore Atletico.
Uomo e militare di carattere deciso e generoso, si è distinto nel corso della vita per il suo ruolo di tecnico e responsabile della squadra di canoa-kayak della Marina Militare, negli anni in cui il marinaio Antonio Domenico Cannone, in barca con Antonio Marmorino, ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta ’96.
Capo Burello, come tutti i colleghi e gli atleti lo chiamavano, ha lasciato un’impronta nello sport anche per i suoi trascorsi accademici. Laureatosi ISEF, prima che diventasse un titolo accademico vero e proprio, e successivamente esplorando la materia sportiva presso il centro sportivo dell’acqua acetosa a Roma, polo di spicco del CONI.
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