Comitati di Mazzocchio. Mais coltivato sui campi inquinati della Sep. La denuncia dei comitati: “Tolti i sigilli ma la bonifica è stata fatta”?

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I comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè, il Fontanile e Pontinia Ambiente e Salute denunciano la coltivazione di mais su uno dei terreni sequestrati dopo la chiusura dell’impianto di compostaggio Sep.
La nota stampa.
“Alcuni dei campi sequestrati nel corso dell’inchiesta Smoking Fields (condotta dalla DDA di Roma in collaborazione con il Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia (LT) e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF) sono tornati a essere coltivati.
Su quei terreni, come riportato dagli incartamenti degli investigatori, il vecchio proprietario dell’impianto di compostaggio Sep, con la compiacenza di alcuni proprietari terrieri della zona, era stato sversato compost non conforme, ossia rifiuto.
Le immagini girate dai comitati subito dopo gli sversamenti mostravano materiale fumante, puzzolente, con resti evidenti di legname e plastiche. Quel materiale veniva cosparso e poi subito mischiato con il terreno.
Quelle aree sono state sequestrate ma i sigilli, intorno al mese di maggio sono stati tolti. Quello che ci turba è che quei terreni avrebbero dovuto essere bonificati prima di essere messi a coltura. Né la Regione, né la provincia, né il Comune di Pontinia sono invece a conoscenza di tale bonifica. Noi stessi non abbiamo visto alcun movimento su quei terreni se non quello degli addetti intenti a coltivare il mais ora alto già mezzo metro. Mais che verrà presto trinciato e trasformato in alimenti per bufale, allevate in uno stabilimento di Amaseno ai cui proprietari quel terreno è stato dato in affitto”.
Chiedono trasparenza i comitati: “Quello che è accaduto su quei terreni privati è di interesse pubblico visto che può avere ripercussioni su migliaia di persone. Se bonifica c’è stata vogliamo vedere le carte, vogliamo che questo sia dimostrato. Altrimenti chiediamo a chi di competenza di effettuare tutti i controlli necessari per evitare che i cittadini, l’anno prossimo, mangino mozzarelle e carni arricchite di rifiuti non trattati. Vogliamo sapere se su quei terreni, prima della coltivazione, sia stata effettuata una bonifica (di cui non risultano eventualmente informati Comune, Provincia e Regione)”.


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