LATINA – Condannato a quattro anni e due mesi di carcere Roberto De Vita, il cardiologo di 58 anni della Asl di Latina finito ai domiciliari a gennaio 2021 per violenza sessuale aggravata nei confronti di 22 pazienti, alcune delle quali minorenni, ed esercizio abusivo della professione.
Il processo, che si è svolto con il rito abbreviato su richiesta dei legali dell’imputato – gli avvocati Luca Giudetti e Laura Bove – si è concluso oggi con una condanna ad una pena inferiore rispetto a quella sollecitata dall’accusa che aveva chiesto sette anni e quattro mesi.
L’uomo è stato condannato anche all’interdizione dalla professione per due anni e otto mesi, all’interdizione da qualunque incarico nelle scuole e servizio in istituzioni pubbliche frequentate da minori.
Inoltre, una volta scontata la pena, sarà obbligato a tenere informate le forze dell’ordine sulla propria residenza e su eventuali spostamenti.
Nel procedimento, oltre alla Asl di Latina, le 7 vittime si sono costituite parte civile con gli avvocati Maria Belli, Gigliola Turrini, Daniele La Salvia e Maria Antonietta Cestra e sarà poi il giudice civile a stabilire l’entità del risarcimento del danno a loro favore.
Le indagini erano iniziate dopo la denuncia di una delle ragazze alla quale – durante una radiografia alla schiena da eseguire all’ambulatorio di piazza Celli – era stato chiesto dall’uomo di spogliarsi completamente e, rimasta nuda, il radiologo l’aveva palpeggiata sul seno e nelle parti intime. La ragazza aveva poi raccontato tutto alla madre e presentato denuncia formale in Questura. Gli inquirenti hanno poi scoperto nel cellulare del radiologo altri precedenti rappresentati dai filmati di altre 22 pazienti.
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