OSTIA – “Cosa sta succedendo ad Ostia? La presenza delle forze dell’ordine, da sempre una prova concreta e visibile della presenza dello Stato nei luoghi della movida, sembra essere scomparsa”. Se lo chiede Maricetta Tirrito, portavoce del Co.g.i, Comitato collaboratori di Giustizia, che dopo aver effettuato sopralluoghi notturni per le strade del Lido lancia un appello al Questore e al Prefetto, affinché sia ripristinata quella presenza visibile e concreta che scoraggiava in partenza che avesse avuto brutte intenzioni.

Se fino a qualche tempo fa, in posti particolari come la rotonda alla fine della Colombo piuttosto che al Pontile non mancava mai la presenza di pattuglie di carabinieri, polizia di Stato o polizia locale. Da qualche settimana, invece, non c’è un solo posto di controllo.

Ora che la tutela dovrebbe aumentare – prosegue Tirrito -, visto che l’estate porta più persone rispetto a quelle stanziali, i controlli sembra inversamente proporzionali. Eppure anche l’incidenza del covid dovrebbe consigliare maggior presidio di strade e lungomari, anche come forma di prevenzione.

Di più. Questa assenza, potrebbe favorire alcuni apparati non legali, tranquillizzati – diciamo così – dal trovare campo libero, il che inevitabilmente garantisce l’impunità per alcune categorie di attività criminali. La mala-movida e lo spaccio trovano così terreno fertile”.

L’incidenza della microcriminalità il primo indicatore sulla qualità della vita percepita sui territori. Dobbiamo recuperare posizioni”.

Da qui l’appello: “Tornino i pattuglioni, non certo per far piovere raffiche di multe sui cittadini, ma per dare il segnale che lo Stato è presente e impedire la libera circolazione di pusher, ubriachi e molestatori in genere. Non dobbiamo lasciare territori scoperti, perché laddove si crea un’assenza dello Stato, la criminalità pianta una bandiera”.


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