LATINA – Prima presentazione ufficiale del romanzo “Copula Mundi”, di Carlo Miccio, edizioni Alphabeta Verlag. Dialogano con l’autore Lavinia Bianchi e Anna Eugenia Morini. Saluti iniziali di Prof.ssa Marina Rossi – Dirigente Scolastico V. Veneto Salvemini- e di Nazzareno Ranaldi – Presidente Associazione Villaggio Fogliano. Aula magna Istituto Vittorio Veneto, Viale Mazzini 4, Latina. Giovedì, ore 18.30.

Estate 2016. Dopo una condanna per guida in stato d’ebbrezza, l’ex tossicodipendente Marco Cicoli – prossimo ai cinquant’anni, un presente indefinito e un passato ancora da metabolizzare – sceglie di scontare la pena con un lavoro di pubblica utilità presso un CAS, una delle tante strutture improvvisate che le prefetture autorizzano per fronteggiare la cosiddetta emergenza migranti. Assegnato alla supervisione di Piermario – un ragazzo disabile di insospettabile efficienza professionale – Marco approda così al Casolare, un vecchio motel riadattato e «avvolto da una patina di sporcizia e malaffare che gli dà tutta l’aria di un set cinematografico». Fin dal suo arrivo viene travolto da un’umanità densa e pulsante di vita, traboccante di storie segnate dall’urgenza di essere raccontate. Storie drammatiche e divertenti, talvolta ambigue e paradossali, ma sempre molto lontane dalle narrazioni tossiche che media e politica offrono sul famigerato popolo dei barconi.

La comunità locale è subito sconvolta da un tragico fatto di sangue consumatosi a poca distanza dal Casolare e di cui viene accusato un immigrato, e reagisce con violenza. Ma ancor più sconvolgente si rivelerà per Marco un incontro totalmente imprevisto, una scheggia dolorosa di passato che lo costringe a fare i conti con se stesso in un momento di particolare vulnerabilità.

Tra finzione narrativa e preziosa testimonianza, Carlo Miccio ci racconta una vicenda cruda e spiazzante, gettando uno squarcio di luce su uno dei tanti, piccoli universi di marginalità sociale, dove si annidano i di sagi, i conflitti e le contraddizioni degli “ultimi”.
Carlo Miccio (1965) lavora da molti anni come mediatore culturale con profughi e richiedenti asilo, e nel settore dell’assistenza a persone diversamente abili. Ha pubblicato diversi racconti per la collana Toilet di 80144 Edizioni, di cui è stato anche fondatore. Il suo primo romanzo, La trappola del fuorigioco (Edizioni alphabeta Verlag, 2017), una storia di calcio e disagio mentale, ne ha rivelato lo straordinario talento narrativo.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.