Napoli-Il Tocilizumab, farmaco anti-artrite reumatoide, già in commercio, sperimentato su due pazienti affetti da Coronavirus ricoverati all’Ospedale Cotugno di Napoli, combatte l’infiammazione Polmonare.
Il professor Vincenzo Montesarchio
Il professor Vincenzo Montesarchio, direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli:” “Il Covid-2019 ha come complicanza principale la polmonite interstiziale, provocata da una cascata infiammatoria a livello polmonare. È questa che costringe a ricoverare i pazienti più gravi in Terapia Intensiva e rischia, a causa dei numeri elevati, di mandare in tilt il sistema sanitario.
Il Tocilizumb non agisce sul virus, ma sulla polmonite ed evita l’intubazione, attenuando o addirittura eliminando la polmonite.
La somministrazione del farmaco sui primi due pazienti ha dato buoni risultati, subito riscontrabili in quanto esso agisce in 24-48 ore. Il Tocilizumab è farmaco di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo trattamento con le cellule CAR-T. “È stato il professor Paolo Ascierto a contattarmi – ha raccontato a “Nova” Montesarchio – dopo aver avuto la segnalazione dai colleghi cinesi, tra cui il professor Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China, con cui collabora e che avevano testato il trattamento su 21 pazienti. Abbiamo quindi condiviso l’ipotesi di fare altrettanto su due pazienti ricoverati in severe condizioni all’Ospedale Cotugno”. La somministrazione, avvenuta nella giornata di sabato ed avviata per la prima volta in Italia, è stata dunque possibile grazie a una stretta collaborazione tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro e il team composto da tutto il personale del Cotugno e che ha visto in prima linea, tra gli altri, Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.
Questa mattina abbiamo trattato con il Tocilizumab altri due pazienti e domani agiremo su altri due. Anche un ricoverato all’Ospedale Spallanzani di Roma sarà curato allo stesso modo, così come uno a Bergamo e un altro ancora all’Ospedale Sacco di Milano.
In particolare il paziente del Sacco sta rispondendo molto bene, tant’è che all’AIFA sono state richieste dosi di farmaco per trattare sette pazienti, che saranno fornite gratuitamente dall’azienda che lo produce. Domattina ci sarà una nuova riunione della task force per fare il punto della situazione. L’obiettivo è elaborare un protocollo, coinvolgendo ovviamente tutti i centri italiani”.
L’appello del professore Montesarchio:
“Rivolgo un appello a tutti gli italiani affinche’ donino sangue. Ce n’è urgente bisogno. La gente non esce e questo ha determinato una pericolosa contrazione delle donazioni. Noi medici stiamo cercando di fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.
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