LATINA – “Si è tenuto oggi presso il Comune di Latina l’incontro tra il Commissario Prefettizio, Carmine Valente, il Comandante della Polizia Locale di Latina, Francesco Passaretti, e il Segretario Generale della Cisl di Latina, Roberto Cecere, per discutere sulla questione del decoro urbano e, in particolar modo, della situazione di Via Don Morosini che, da tempo, è teatro di insediamenti di persone poco abbienti con coperte, pentole e suppellettili di ogni genere, tale da realizzare un vero e proprio accampamento vivendo all’aperto il loro quotidiano sotto lo sguardo attonito di un intero quartiere“.
“Già da tempo – si legge in una nota – i residenti ed i commercianti del centro storico, riunitosi nel Comitato di Quartiere di Via Don Morosini e delle zone limitrofe, avevano sollevato le problematiche inerenti non solo lo stato di abbandono in cui vivono i senza tetto della zona, ma soprattutto per sollecitare le istituzioni affinché ci fosse un intervento sostanziale e concreto per avviare un percorso comprensivo di decoro, sicurezza e dignità.
Roberto Cecere, Segretario Generale della Cisl di Latina, ha commentato: ”Sono persone e vanno tutelate ed aiutate. Non è possibile assistere nel 2023, in pieno centro città, ad un dramma umano di queste dimensioni. La Cisl ,che ha gli uffici poco distanti e vive da sempre in quel quartiere, ha deciso di accendere i riflettori su tale scenario e su persone che vivono ai margini della società ma non per questo sono ultime. Vanno perciò coinvolte tutte le Istituzioni, affinché si possano adottare delle soluzioni all’altezza di una comunità civile”.
Infatti, a seguito della modifica al regolamento di polizia urbana del Comune di Latina, che fissa in maniera ancora più esplicita il divieto di bivacco sulle pubbliche piazze, vie, giardini, porticati, il Commissario Carmine Valente ha manifestato la volontà di intervenire sulla suddetta situazione con azioni mirate, al fine di garantire a queste persone una inclusione sociale dignitosa per prevenire fenomeni di degrado e garantire la sicurezza. Contrariamente a quanto spesso si crede, le persone senza fissa dimora vivono un disagio complesso, non dettato da una “scelta di libertà” ma da acuta sofferenza e rottura radicale rispetto alle reti sociali.
Roberto Cecere ha concluso:” E’ fondamentale, oltre all’intervento delle Istituzioni, creare una sinergia con il Comitato di Quartiere, che, attraverso iniziative atte al rilancio della vita sociale ed aggregativa, si riappropri di quegli spazi pubblici per permettere alla comunità di trascorrere giornate all’insegna della natura e della tranquillità. Impreziosire e valorizzare il volto della città attraverso l’arredo urbano la cui presenza diventa fondamentale per mantenere l’equilibrio uomo e ambiente anche dal punto di vista visivo. Inoltre, si garantisce la funzione sociale in quanto luogo di incontro, svago e aggregazione per tutti i cittadini, a maggior ragione per i più piccoli. Pertanto, nell’attesa di soluzioni concrete, auguriamo al Commissario e ai sui collaboratori buon lavoro”.
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