Dodicenne offeso perchè ebreo, parla il padre: “Gli hanno detto che doveva morire nel forno”

"Siamo scioccati, stanotte non abbiamo dormito"

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La Sinagoga di Livorno

CAMPIGLIA MARITTIMA – “All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio.”

A dichiararlo, intervistato dal quotidiano La Nazione,  è il padre del ragazzino che, nella giornata di ieri, è stato aggredito, insultato, preso a calci, colpito da sputi per il fatto di essere ebreo.

“Questa volta andremo in fondo – prosegue il padre intervistato dal quotidiano –  ad ora però non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile. Non ci si può voltare da un’altra parte, questi episodi vanno condannati e denunciati. Non si può scherzare con una cosa così tragica.”

 


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